Dopo un luglio record, agosto è stato il secondo miglior mese del 2016 per l’industria degli Exchange traded product (Etp). Azionari, obbligazionari e strumenti sulle materie prime hanno tutti ottenuto solidi flussi in entrata, rispettivamente pari a 1,79, 2,81 e 1,13 miliardi di euro. Gli Etp monetari hanno avuto deflussi netti per circa 160 milioni.
Focus sugli emergenti
Analogamente a luglio, gli investimenti sui mercati emergenti sono stati nuovamente al centro dell’attenzione in Europa. Gli Etf (Exchange traded fund) azionari globali sulle aree in via di sviluppo sono stati i più popolari con 1,29 miliardi. Quelli sull’oro hanno registrato una raccolta netta di 1,18 miliardi, meno del mese precedente. Tra i replicanti con i flussi più elevati figurano gli azionari Usa large cap blend (580 milioni) e gli obbligazionari emergenti sia in valuta forte che locale.
Guardando al fondo della classifica, gli Etf sulle azioni europee e su diversi segmenti obbligazionari hanno subito riscatti. La categoria meno amata è stata quella dell’equity Germania large cap (-930 milioni). I deflussi dagli azionari area euro large cap sono diminuiti, ma rimangono notevoli (460 milioni). In agosto, hanno sofferto anche gli high yield in dollari, i diversificati e i governativi in euro.
Chi sale e chi scende
Il miglior provider, in termini di raccolta, ad agosto è stato iShares, con 2,35 miliardi di euro. Il dato è inferiore ai 7,15 miliardi di luglio a causa della diminuzione della domanda di strumenti sull’oro e sulle obbligazioni. In compenso, gli investitori sono tornati sugli Etf azionari dell’emittente del gruppo BlackRock. E’ da notare che, per la prima volta nel 2016, l’Etf strategic beta risk-oriented ha sofferto deflussi netti per 100 milioni.
UBS Etf si è collocato al secondo posto (+1,26 miliardi), grazie ai prodotti azionari, in particolare sui mercati emergenti e, in controtendenza, sugli azionari area euro. Anche Amundi ha beneficiato dell’interesse per le aree in via di sviluppo (+533 milioni).
Gli Etf di db x-trackers hanno sofferto deflussi (-620 milioni), prevalentemente a causa dei riscatti dei replicanti sul Dax tedesco e l’S&P500 (in controtendenza gli Etc sulle materie prime, +100 milioni).
Strategic beta, rallentano i flussi
Per quanto riguarda gli Strategic beta, i flussi netti sono stati di circa 900 milioni. Ad agosto, la crescita è stata superiore agli Etf tradizionali, ma inferiore ai mesi scorsi (a luglio era stata di 2,16 miliardi). Essi rappresentano il 7,8% del mercato degli Etp europei. Nonostante la sempre maggiore popolarità degli strumenti con focus sulla riduzione del rischio, le strategie orientate al dividendo rimangono le più diffuse (5,4% contro l’1,5% del totale). E’ interessante notare che le prime hanno sofferto deflussi ad agosto dopo otto mesi positivi. Per contro, i prodotti return-oriented hanno raccolto 770 milioni, soprattutto grazie alla richiesta di Etf sui dividendi e in misura minore sull’azionario Usa value e growth.
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