Simon Lue-Fong è un veterano degli investimenti sul debito emergente, dal momento che ha cominciato ad occuparsene nel 1991. E’ a capo del fondo Pictet-Emerging Local Currency Debt da fine 2005 e ha costruito nel tempo un team di otto co-manager, sette dei quali hanno un’esperienza ultra-decennale sui mercati in via di sviluppo. Nella formazione del portafoglio, grande enfasi viene data al controllo del rischio e alla protezione dai ribassi.
Il comparto si pone l’obiettivo di fare meglio dell’indice JP Morgan GBI-EM Global Diversified, lasciando comunque libertà al gestore di deviare dal benchmark e quindi la possibilità, entro certi limiti, di detenere debito in valuta forte o dei paesi sviluppati. Ad esempio, nel 2008 aveva il 20% del patrimonio in titoli di stato americani e questo gli ha permesso di fare meglio del 98% dei concorrenti, limitando gli effetti delle vendite diffuse che hanno colpito gli emergenti. La strategia ha prodotto solidi risultati nel tempo, battendo il benchmark e la categoria su diversi orizzonti temporali.
Per tutte queste ragioni, gli analisti di Morningstar hanno recentemente riconfermato il rating Bronze (report di Shannon Kirwin del 12 settembre 2016).
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