Bayer mette il bastone tra le ruote alle M&A nell’industria chimica e delle sementi. L’ok di Monsanto alla proposta di acquisto da parte del gruppo tedesco ha dato nuovo lavoro alle autorità di regolamentazione, che sulle loro scrivanie hanno in sospeso ancora lo studio di molti altri deal. Secondo gli analisti di Morningstar questo rischia di ridurre la probabilità che le altre operazioni di fusione e acquisizione, come quelle tra Dow Chemical e DuPont e tra ChemChina e Syngenta, non vadano in porto. Di qui la decisione di rivedere al ribasso il fair value di questi titoli.
“Tutto sommato lo scenario resta complessivamente favorevole. Se si guarda all’offerta delle società che andranno ad unirsi si nota come non ci sia una rilevante sovrapposizione dei prodotti offerti. Inoltre, la realizzazione di questi deal non comprometterebbe il livello di concorrenza all’interno del settore, che resta comunque alto”, dice Jeffrey Stafford analista azionario di Morningstar.
Cosa cambia con l'ok di Monsanto
“L’intesa tra Bayer e Monsanto, però, cambia le probabilità di finalizzazione delle altre operazione di M&A. Se il via libera di Monsanto fa salire al 75% quelle del deal tra il gruppo tedesco e quello americano, quelle relative al closing degli affari Dow Chemical-DuPont e ChemChina-Syngenta scendono rispettivamente al 65% e al 75%”.
La revisione di queste stime ha avuto dirette ripercussioni sul fair value dei titoli: quello di Monsanto è passato da 120 dollari a 126 dollari, mentre per Dow Chemical, DuPonfair, e Syngenta le valutazioni sono scese rispettivamente da 50 a 53 dollari, da 69 a 65 dollari e da 445 a 438 franchi svizzeri (gli aggiornamenti delle valutazioni fanno riferimento ai report pubblicati in data 15 settembre 2016).
“La variazione delle stime ha modificato il rapporto Prezzo/Fair value (P/FV) dei titoli e dunque anche il rating Morningstar degli stessi. In seguito a questi cambiamenti, il mercato sconta le azioni di Monsanto e Bayer, scambiate rispettivamente a un P/FV di 0,80 e 0,70, mentre i prezzi di Dow Chemical e Syngenta viaggiano sostanzialmente in linea con i nostri fair value”, conclude Stafford.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.