Le materie prime restano regine del mercato, nel bene e nel male. La fotografia mensile dell’industria europea degli Exchange traded products (Etp) conferma l’elevata volatilità dei listini.
Gli Etp, infatti, essendo strumenti puramente passivi, riflettono nei loro movimenti l’evoluzione dei mercati, senza che la performance venga distorta dalle scelte (buone o cattive) di un gestore attivo. Inoltre, i replicanti vengono sempre più utilizzati come strumenti per posizioni tattiche di breve periodo. Perciò i rendimenti riflettono fedelmente quello che viene chiamato il sentiment degli investitori.
Secondo i dati Morningstar, a settembre, tra il miglior Etp (in termini di rendimento) e il peggiore ci sono oltre 29 punti percentuali (prendendo in considerazione quelli registrati alla vendita in Italia ed escludendo i replicanti strutturati, cioè a leva o short).
Chi sale…
Il vero vincitore del mese è senza dubbio il settore dei materiali di base, che si prende i primi due posti della classifica con due Etf proposti da Lyxor e Deutsche Bank. Senza contare che la Top 10 vede diversi fondi esposti a un singolo materiale di base, come il piombo o il nichel, oltre che all’industria dell’estrazione mineraria.
Il settore, ciclico per sua natura, ha beneficiato del rimbalzo dei prezzi dei metalli e dei recenti buoni dati macroeconomici, soprattutto per quanto riguarda la costruzione di alloggi nel Regno Unito e l’indice PMI della zona euro.
In effetti, la fine del terzo trimestre ha osservato una lieve accelerazione del tasso di espansione del settore manifatturiero dell’Eurozona, con miglioramenti della crescita della produzione, nuovi ordini, esportazioni e livelli occupazionali.
Questo miglioramento della crescita della produzione deriva dalla forte espansione dei nuovi ordini registrati negli ultimi tre mesi, una tendenza che riguarda sia i mercati domestici che quelli internazionali.
I dati di settembre, in particolare, hanno sancito il trentanovesimo mese consecutivo di aumento dei nuovi ordini destinati al mercato estero. Inoltre, il tasso di crescita è stato il maggiore da aprile 2014. Ulteriori incrementi sono stati riportati in Germania, Italia, Spagna e Paesi Bassi.
Per quanto riguarda il petrolio, i prezzi sono ribalzati a fine mese a seguito dell’accordo siglato tra i paesi OPEC che prevede un taglio della produzione petrolifera di 700.000 barili al giorno. Questo, tuttavia, non ha cambiato le previsioni dei nostri analisti. Clicca qui per leggere.
E chi scende
Se le basic resource la fanno da padrone nella Top 10, la parte del leone nella Flop 10 va a una materia prima atipica, quale il bestiame, che occupa ben sei posti su dieci.
Detto questo, gli altri quattro vedono tutti categorie diverse tra loro: troviamo un fondo esposto ai titoli di stato a lungo termine emessi dal Regno Unito, un Etf dedicato al cacao, un altro che traccia la performance del settore agricolo nel suo complesso e un replicante esposto al mercato azionario delle Filippine.
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