Walt Disney riesce a battere la concorrenza grazie al forte potere contrattuale nei confronti della clientela. Il gruppo statunitense è un conglomerato al cui interno vi è non solo la storica casa di produzione cinematografica, ma anche i segmenti merchandising, parchi tematici e resort, e le emittenti televisive dell’intrattenimento (Disney Channel e ABC) e dello sport (ESPN).
Le fonti principali del suo Economic moat sono rappresentate da ESPN e Disney Channel. Il primo è il canale sportivo più importante negli Usa, e questo permette all’azienda di applicare canoni di abbonamento molto elevati il cui ricavato viene reinvestito per aggiudicarsi i diritti per l’esclusiva di nuovi eventi, creando in questo modo un circolo virtuoso che si autoalimenta. Discorso analogo vale per il canale dedicato ai bambini.
L’attuale stima del fair value pari a 134 dollari per azione si basa sulle attese di una crescita media del fatturato superiore al 5% per i prossimi cinque anni, grazie al buon andamento dei segmenti media e parchi tematici, e un allargamento del margine operativo dall’attuale 25% al 27% nel 2020. L’attuale rapporto Prezzo/Fair value di 0,68 vale al titolo un rating Morningstar di 5 stelle.
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