Facebook inciampa sui dati del terzo trimestre. Il mercato ha snobbato i numeri degli ultimi tre mesi dando maggiore peso al peggioramento dei risultati previsto per il prossimo anno. Il titolo ha ceduto quasi il 2% nella seduta del 2 novembre e ora è scambiato in linea con il fair value di 127 dollari (report pubblicato il due novembre 2016) stimato dagli analisti di Morningstar.
I numeri del trimestre
I conti del terzo trimestre hanno mostrato una crescita dei ricavi pubblicitari del 59% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno grazie all’aumento del 16% del numero medio di utenti mensili e del 17% di quelli che accedono quotidianamente alla piattaforma. Buone notizie anche dall’Asia, dove il fatturato è salito del 64% rispetto al 2015. A registrare un miglioramento sono stati anche i margini di profitto, ma il trend positivo è destinato a interrompersi già nell’ultimo periodo dell’anno.
“La decelerazione dei ricavi e l’aumento dei costi operativi e di Ricerca & Sviluppo si tradurranno in una contrazione della profittabilità del gruppo”, scrive Ali Mogharabi, analista azionario di Morningstar. “Le ragioni di questa flessione, però, non devono allarmare gli investitori. Il quarto trimestre dell’anno, infatti, ha un confronto molto difficile con i risultati record realizzati nei tre mesi dell’anno precedente. Inoltre, l’azienda ha deciso di non aumentare il numero di spazi pubblicitari per garantire un bilanciamento tra contenuti degli utenti e pubblicità, in modo da evitare il rischio di cancellazione degli iscritti al social network”.
La strategia di lungo periodo
Questa è una strategia che guarda al lungo periodo e che punta alla crescita della base di utenti e della loro interazione (che sono poi gli elementi cardine sui quali Facebook ha costruito la sua posizione di vantaggio all’interno del settore). Il gruppo, inoltre, sta continuando a investire nel live-streaming e in nuove tecnologie come la realtà virtuale con l’obiettivo di mantenere alto il numero di utenti e il loro livello di fidelizzazione alla piattaforma in modo da rendere più redditizi gli spazi pubblicitari. Per questo le previsioni relative ai margini di profitto indicano un calo del margine operativo dall’attuale 42% al 40% nel 2017.
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