L’auto elettrica non trova ancora grandi spazi nei portafogli dei gestori. Né intera (con i titoli dei produttori che già costruiscono i cosiddetti EV, electric vehicle, come BMW, GM e Tesla), né a pezzi (con le azioni delle aziende che producono la componentistica necessaria, ad esempio Albemarle e BorgWarner). L’analisi dei portafogli degli strumenti che hanno in pancia le stock di questo settore dimostra che per il momento non è un asset popolare. Nemmeno tra i fondi che hanno i migliori sutainability rating.
Serve più elettricità
Miopia da parte dei gestori che non credono nelle potenzialità di questo tipo di investimento? “Che i money manager abbiano qualche perplessità è comprensibile, ma crediamo che lo sviluppo del settore gli farà cambiare idea”, spiega David Wang, analista di Morningstar. “Lo sviluppo nell’utilizzo di questo tipo di vetture va di pari passo con quello di una maggiore elettrificazione degli stati per permettere alle persone di ricaricare agevolmente le batterie delle nuove auto. Questo processo di ammodernamento sta avvenendo a macchia di leopardo, sia a livello globale che nei diversi stati all’interno di una medesima area”.
L’Europa punta al 2030
Un buon esempio, in questo senso, è l’Unione europea. La Commissione a luglio di quest’anno ha iniziato a mettere in piedi i protocolli per arrivare a una maggiore elettrificazione della regione entro il 2030. L’implementazione, nella parte che riguarda le vetture per il trasporto di persone, secondo il calendario, dovrebbe iniziare nel 2021. Se lo sviluppo delle misure seguirà il calendario dell’Unione allora già nel 2025 i tassi di vendita delle auto elettriche dovrebbero raddoppiare rispetto ai numeri esigui dell’anno scorso. Situazioni analoghe, seppur con differenze dovute a fattori culturali e legislativi, si registrano negli Stati Uniti e in Cina.
Elettricità in azione
“Sulla base dell’esperienza passata, legata all’adozione di altre innovazioni come l’energia eolica, la lampadina fluorescente e la prima automobile, si nota come la domanda di un prodotto salga in maniera elevata quando per il consumatore non c’è penalizzazione sul piano dei costi al momento della scelta”, dice Wang. E per quanto riguarda gli investitori? “Il momento di acquistare un electric vehicle non è forse ancora maturo ma, alla luce degli sviluppi futuri e per chi ragiona con un’ottica di lungo periodo, sicuramente questa è la fase giusta per investire di più in questo business posizionandosi sulle stock maggiormente esposte all’industria”, risponde l’analista di Morningstar.
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