Il legame fra healthcare e tecnologia fa felici tutti, anche gli investitori. La riforma sanitaria del Governo Obama sta costringendo gli operatori del settore a sfruttare al meglio l’enorme mole di dati prodotti in modo da migliorare l’efficienza dei propri servizi e di conseguenza a ridurre gli sprechi dell’intero sistema sanitario nazionale. Questa esigenza, dicono gli analisti di Morningstar, farà nascere partnership tra le aziende dei due comparti e creerà le condizioni per aumentare ulteriormente il grado di diversificazione del business di alcune Big del tech. “Il modo migliore per sfruttare questo trend è puntare su società, come IBM, che prima di tutti ha avuto il coraggio di investire nel segmento salute”, dice Debbie S.Wang analista azionaria di Morningstar.
La nuova vita di IBM
Il gruppo americano è stato tra i pionieri nel business dei dati. Dal 2010 a oggi ha investito oltre 15 miliardi di dollari e dal 2015, anno in cui ha fondato Watson Health (società che applica il sistema di intelligenza artificiale Watson al settore salute), ha impiegato quattro miliardi di dollari per finanziare varie acquisizioni nel comparto healthcare come Truven, che è un provider di dati relativi alle scelte dei servizi sanitari.
In base alle stime degli analisti la quantità di dati medici è destinata a crescere a ritmi esponenziali a partire dal 2020 e IBM si propone come un partner privilegiato per gli operatori del settore grazie ai suoi strumenti di analisi. Il gruppo americano sta attraversando una fase di transizione da un modello di business basato sui sistemi hardware a uno prevalentemente centrato sul Cloud e sugli strumenti di analisi di dati. I risultati dell’ultima trimestrale testimoniano la bontà delle scelte del management.
“Nei prossimi cinque anni ci aspettiamo che i progressi realizzati nelle nuove aree di business riusciranno a compensare il declino di quelli più maturi con il risultato che il fatturato complessivo si manterrà sostanzialmente invariato”, dice Andrew Lange analista azionario di Morningstar. “Le dichiarazioni del management sull’outlook dei prossimi anni ci hanno costretto a tagliare la stima del fair value a quota 145 dollari (report pubblicato in data 17 ottobre 2016, Ndr). “Per questo raccomandiamo un atteggiamento prudente sul titolo in attesa di valutazioni di mercato più convenienti”.
Medtronic diventa più tech
Un esempio dei più riusciti della sinergia tra healthcare e tecnologia è quello della partnership tra e IBM e Medtronic, società americana che produce apparecchiature mediche per patologie croniche come il diabete. L’azienda utilizza gli strumenti di analisi di IBM per sfruttare l’enorme mole di dati relativi ai pazienti che fanno uso della sua pompa per insulina (dispositivo elettro-meccanico di precisione che libera insulina nell'organismo) in modo da programmare il dosaggio in base alle esigenze specifiche del malato.
“Medtronic è già leader in questo segmento con una quota di mercato del 70%, ma questa innovazione contribuirà a rafforzare la propria posizione di vantaggio rispetto ai competitor e a proteggere i margini di profitto da una possibile erosione dei prezzi di vendita”, dice Wang. “L’azienda è tra i principali player anche nel campo dei dispositivi per la diagnosi e la cura di patologie cardiovascolari e neurologiche e l’estensione di questa partnership anche alle altre aree di business potrebbe ulteriormente spingere la crescita del fatturato che, in base alle attuali previsioni, dovrebbe salire a un ritmo del 3,4% nei prossimi cinque anni”. Gli analisti stimano un fair value pari a 83 dollari (report pubblicato il 22 novembre 2016) che in base alle attuali quotazioni di mercato vale al titolo un Morningstar Rating di quattro stelle.
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