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Stockpicking sulle banche

L’attenzione del mercato è rivolta alle prossime mosse della Fed, ma gli investitori che vogliono puntare sul comparto devono concentrare i radar sui fondamentali e sulle valutazioni.

Francesco Lavecchia 03/01/2017 | 13:17
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Su quali bancari investire? Che siate intenzionati a puntare sul rally del comparto, scambiato a sconto del 10% rispetto al fair value, o semplicemente bisognosi di diversificare il portafoglio, dicono gli analisti di Morningstar, meglio scegliere aziende dai solidi fondamentali, in grado di generare flussi di cassa soddisfacenti indipendentemente dal movimento dei tassi d’interesse.

Perchè credere in Wells Fargo 
Tra le azioni del settore, la statunitense Wells Fargo e la giapponese Mitsubishi UFJ Financial Group sono quelle scambiate ai prezzi più vantaggiosi. La banca americana ha pagato in Borsa lo scandalo legato alla frode perpetrata dai manager ai danni dei correntisti, ma nell’ultimo mese il titolo si è riportato attorno ai massimi storici e ora risulta scambiato a un tasso di sconto del 10% rispetto al fair value che è pari a 62 dollari (report pubblicato in data 19 dicembre).

“I dati dell’istituto di credito dimostrano come a novembre si sia registrato un forte calo nell’apertura di nuovi conti, ma c’è stata una sostanziale tenuta di quelli già aperti, a dimostrazione del forte grado di fedeltà dei clienti”, dice Jim Sinegal di Morningstar.

“Siamo convinti che l’attività del marketing e l’abbassamento dei riflettori della cronaca sul recente scandalo produrranno una progressiva ripresa della crescita di nuovi sottoscrittori. Inoltre, il probabile innalzamento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve contribuirà a spingere gli utili societari”.

Il vero punto di forza di Wells Fargo, però, è il suo modello di business. Grazie a una forte presenza sul territorio, la banca riesce a catturare la clientela retail e le piccole imprese e dunque a coniugare bilanci solidi a un’elevata redditività del capitale. Elementi che la mettono in una posizione di vantaggio rispetto ai competitor.

Banche giapponesi ancora a sconto? 
Dalle elezioni americane a ora, i titoli del comparto bancario giapponese hanno guadagnato circa il 29% (sovraperformando l’indice Topix che si è fermato a +13%) sulla scia delle aspettative legate a un aumento dell’inflazione, alla crescita dei rendimenti degli asset finanziari e a una minor volatilità delle Borse. Il titolo Mistubishi UFJ ha fatto segnare una performance di + 43% negli ultimi sei mesi (riferita all’ADR trattato sul Nyse di New York), ma continua a essere scambiato a sconto rispetto al fair value (pari a 8,15 dollari, report pubblicato in data 21 novembre 2016).

Il management della banca giapponese è stato in grado di fronteggiare le difficoltà del mercato interno, dove tassi di risparmio molto bassi e la stagnazione dell’economia hanno ridotto sensibilmente la domanda di prestiti e i margini di profitto degli istituti di credito, investendo in un’ampia diversificazione geografica delle attività.

Mitsubishi ha provato a capitalizzare il boom delle economie asiatiche e ora sta cercando di espandersi negli Stati Uniti attraverso l’acquisizione del 20% del capitale di Morgan Stanley, una delle principali banche d'investimento del mondo, e di altre banche retail nello stato della California, con l’obiettivo di diventare uno dei primi dieci istituti di credito del paese.

“Il gruppo nipponico ha beneficiato dei bassi costi del denaro per accumulare liquidità che poi ha reinvestito nel suo piano di M&A. Tali acquisizioni, e in particolare quelle degli asset americani, le permetteranno di trarre vantaggio dall’aumento dei tassi d’interesse da parte della Fed e di sostenere la futura crescita degli utili societari”, dice Mari Kumagai.  

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Mitsubishi UFJ Financial Group Inc ADR11,68 USD-3,23Rating
Wells Fargo & Co74,34 USD2,12Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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