Stock costose dopo i rialzi di dicembre

IL BAROMETRO DEL MERCATO EUROPEO. Le azioni a larga capitalizzazione e sottovalutate registrano la performance migliore nell’ultimo mese, ma il recente rally delle Borse ha fatto complessivamente lievitare i prezzi dell’equity del Vecchio continente. 

Fernando Luque 03/01/2017 | 14:40
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Saldi finiti per le stock del Vecchio continente. Il rally che ha caratterizzato le principali Borse europee nell’ultimo trimestre, e in particolare nel mese di dicembre, ha fatto lievitare le quotazioni azionarie portando i rapporti Prezzo/Fair value (P/FV) sopra quota uno.

Come mostrato dal Grafico 1, tutti i segmenti della Morningstar Style Box presentano valutazioni superiori al fair value. Tra le azioni più costose troviamo quelle Large Value, il cui P/FV è salito a 1,05 in seguito a una performance di +8,1% registrata a dicembre (+11,6% nel 2016). 

 

Grafico 1

European Market Barometer Valuation Dec 2016

 

I Large value ringraziano bancari ed energetici
Tra i titoli che più hanno contribuito nell’ultimo mese alla crescita delle azioni a larga capitalizzazione con stile value troviamo i petroliferi Royal Dutch ShellBritish Petroleum e Total, che hanno messo a segno guadagni rispettivamente del 10,7%, 10,6% e del 9,7% (in euro), e i bancari Banco Santander e BNP Paribas, le cui quotazioni sono salite del 15% e del 10,5%.

 

Grafico 2

European Market Barometer Style Dic 2016

 

Quest’ultimo risultato deriva dall’ottimo comportamento di tutto il settore finanziario, che nell’ultimo trimestre è stato in assoluto il best performer in Europa con un rendimento del 18,1%, seguito da quello minerario (+12,6%) e da quello energetico (+9,5%). 

All'interno del segmento Large Growth, che a dicembre ha fatto segnare il guadagno più basso (+4,3%), i titoli Bayer e Novo Nordisk sono stati quelli che hanno dato il contribuito maggiore salendo rispettivamente dell’11,9% e del 7,1%.

 

Grafico 3

European Market Barometer Sectors Dec 2016 corrected

 

Minerai al top nel 2016
Nel mese di dicembre non si sono registrate grosse differenze nei rendimenti dei diversi settori, con performance comprese tra il 4% e l’8%, e questo ha contribuito a cristallizzare il forte divario tra i comparti migliori e i peggiori su base annua, con i minerari e gli energetici che hanno chiuso il 2016 guadagnando rispettivamente il 42% e il 22%, mentre health care e telecom (che ora è scambiato a un rapporto P/FV di 0,89) non sono andati oltre un misero +5% e +9%. 

 

Grafico 4

Market Barometer Sectors Valuation Dec 2016

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Banco Santander SA4,46 EUR0,00Rating
Bayer AG18,90 EUR-1,65Rating
BNP Paribas Act. Cat.A58,02 EUR-0,79
BP PLC381,30 GBX-0,55Rating
Novo Nordisk A/S Class B748,30 DKK-3,02Rating
TotalEnergies SE52,04 EUR-0,31Rating

Info autore

Fernando Luque

Fernando Luque  es el Senior Financial Editor de www.morningstar.es

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