In attesa dei dati definitivi sull’ultimo trimestre dell’anno, possiamo comunque affermare che il 2016 è stato un (altro) anno molto positivo per il mercato europeo degli Exchange traded products (clicca qui per approfondire). Nel Vecchio continente, infatti, i replicanti non hanno ancora raggiunto la maturità di mercato che hanno negli Stati Uniti e questo si traduce in un contesto più dinamico, che si può ritrovare, oltre che nei flussi, nei lanci di nuovi prodotti.
Secondo i dati Morningstar, l’anno passato sono stati quotati in Europa 142 nuovi Etp, di cui 37 anche su Borsa Italiana. La tabella sottostante mostra i primi dieci in termini di patrimonio gestito (in euro al 4 gennaio 2017).
La parte del leone la fanno i replicanti azionari, con 83 nuovi lanci, di cui 14 dedicati a indici paneuropei (oltre a due fondi esposti esclusivamente al mercato tedesco, quattro a quello del Regno Unito e uno alle azioni svedesi) e altri 12 che replicano il mercato americano. Per quanto riguarda la Borsa giapponese, invece, un solo nuovo replicante è stato lanciato. Sette gli Etf esposti ai mercati emergenti.
Annata importante anche per i prodotti a reddito fisso, con 45 nuove offerte, con una tendenza verso le emissioni societarie in dollari (19 in totale).
Per quanto riguarda le altre macro categorie, nel 2016 sono stati quotati in Europa nove nuovi Etp dedicati alle materie prime, un replicante bilanciato, due fondi alternativi e uno esposto al mercato monetario.
Dal lato degli emittenti, invece, il più attivo è stato Lyxor con 22 nuovi prodotti lanciati, seguito da State Street con 21 lanci, da iShares con 18 e da db X-trackers con 16 nuove offerte. Vengono, tra altri, poi Source (6), Vanguard e UBS (5), Invesco e WisdomTree (4).
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