Il reddito fisso è poco smart

Gli Etf strategic beta specializzati sui mercati obbligazionari sono una piccola fetta del mercato. Nel 2016, i più popolari sono stati sugli emergenti.

Sara Silano 27/01/2017 | 09:11
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Nel 2016, gli Etf (Exchange traded fund) obbligazionari sono stati preferiti a quelli azionari dagli investitori europei. Morningstar ha stimato flussi netti per oltre 20,6 miliardi di euro contro i 13,6 dell’equity. La quota di mercato è salita al 24,1% dal 22,6% del 2015 per un patrimonio complessivo di 131,4 miliardi. Gli osservatori parlano di “storia di successo” per il reddito fisso, che negli anni passati era sempre stato un passo indietro rispetto all’azionario.

Gli investitori hanno scelto soprattutto i replicanti di indici specializzati nelle emissioni societarie, nel debito emergente e negli high yield, mentre i deflussi hanno colpito in particolare gli Etf sui titoli governativi e a lungo termine (vedi tabella). Nel complesso, il trend è stato analogo a quello dei fondi tradizionali. “Al di là delle preferenze dei sottoscrittori, gli indicizzati sono stati accettati come veicoli per investire nel reddito fisso”, dice Jose-Garcia Zarate, analista di Morningstar. “Resta, tuttavia, molta strada da fare per educare gli investitori su tematiche quali la liquidità e la negoziazione di tali strumenti”.

Flussi netti negli ETF obbligazionari 2016

Pochi smart beta sui bond
Margini di crescita esistono anche nel segmento delle strategie obbligazionarie strategic beta, che rimangono ancora una piccola parte del mercato dei prodotti che utilizzano indici non tradizionali, con l’obiettivo di ottenere un miglior rendimento o un minor rischio (i cosiddetti smart beta).

Nel 2016, i flussi netti verso gli strategic beta sono stati di oltre 9 miliardi, dei quali la quasi totalità si è diretta verso strumenti azionari return-oriented (5,6) e risk oriented (1,7). Gli obbligazionari di questo tipo, invece, hanno attratto appena 353 milioni, per un patrimonio complessivo di poco più di 784 milioni, pari allo 0,6% del totale dei replicanti sui bond (era lo 0,2% nel 2015).

Strategic Beta 2016

Strategie emergenti
“Il reddito fisso a beta strategico è poco sviluppato”, commenta Zarate. “I prodotti sono in numero ridotto e con masse contenute”. L’anno scorso, i due Etf che hanno attratto più attenzione sono entrambi specializzati sui mercati emergenti in valuta locale (si tratta di ETFS Lombard Odier EM Local Government e Pimco EM Advantage Local Bond).

Le ragioni vanno probabilmente ricercate nella ripresa dei prezzi delle materie prime e nelle disattese aspettative che la Federal Reserve avrebbe aumentato i tassi di interesse sin dall’inizio dell’anno. Il 2017, tuttavia, potrebbe essere diverso, dal momento che la Banca centrale americana ha alzato i saggi di riferimento a dicembre e potrebbe farlo ancora. Inoltre, le politiche protezioniste del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbero penalizzare le aree in via di sviluppo.

Fixed income Strategic beta 2016

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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