Analizzando i rendimenti dei diversi segmenti che formano l’universo delle azioni in Europa si osserva che, sebbene le azioni growth abbiano fatto meglio dei titoli value, ci sono state differenze in termini di dimensioni delle società. Le small cap hanno chiaramente battuto le large cap. Ad esempio, nel settore value, i titoli a bassa capitalizzazione hanno guadagnato l’1,8% (in euro) contro una perdita dello 0,3% per il comparto large cap. Quest’ultimo segmento è infatti quello che ha avuto le prestazioni peggiori nel mese scorso. Le principali responsabili di questo andamento negativo sono state alcune grandi società petrolifere come Royal Dutch Shell, BP e Total che hanno perso, rispettivamente, il 5,6%, il 7,8% e il 4,2%.
BAROMETRO EUROPEO
In termini di valutazione, come il mese precedente, tutti gli stili di investimento hanno registrato un rapporto prezzo/fair value di poco superiore 1, il che significa che tutti i segmenti di mercato sono leggermente sopravvalutati. In altre parole, non si può dire che i titoli large cap siano più convenienti dei titoli a bassa capitalizzazione o che le aziende value siano più interessanti delle growth.
VALUTAZIONI
Le cose sono diverse, se si analizza il mercato europeo a livello di settore. Ci sono stati notevoli differenze nei rendimenti nel mese di gennaio. La tabella seguente spiega, per esempio, che mentre il settore energia ha perso il 5%, quello dei materiali di base ha registrato un miglioramento del 4,8% grazie in particolare alle società inglesi come Glencore, Rio Tinto o BHP Billiton che sono avanzate del 17,0%, del 9,8% e del 9,3% (rispettivamente) nel periodo considerato.
RENDIMENTI SETTORI
Quest'ultimo settore ha registrato un guadagno del 71% negli ultimi 12 mesi, il che spiega certamente la sua alta valutazione (il suo P/FV raggiunge 1,37). E’ senza dubbio il settore più costoso in Europa seguito dalla tecnologia, con un P / FV di 1,13. Sul lato opposto il settore più interessante è, secondo le valutazioni Morningstar, quello dei servizi di comunicazione, con un P/FV di 0,89.
VALUTAZIONI SETTORI
La salute ha più opportunità
Sempre restando nei settori e parlando di valutazioni, il segmento dove la pattuglia dei titoli a sconto è più corposa è quello dell’healthcare: il 60% dei titoli ha un rapporto fra prezzo e fair value di 0,89. “Il mercato si preoccupa per le conseguenze che le politiche dell’amministrazione Trump potranno avere sul futuro delle aziende del settore sia in America che nel resto del mondo, soprattutto per quanto riguarda i prezzi dei farmaci, ma non tiene in considerazione altri elementi”, spiega Damien Conover, analista di Morningstar. L’attività di ricerca e sviluppo continuerà a procedere regolarmente. Eventuali pressioni sui prezzi saranno compensati dal lancio di nuovi farmaci per trattamenti specifici, come ad esempio quelli oncologici. Le valutazioni, soprattutto quelle dei grandi gruppi saranno anche guidate da operazioni di redistribuzione del capitale con programmi di M&A, riacquisto di azioni proprie e dividendi”.
Uno dei titoli più interessanti in questo segmento è l’irlandese Endo International (rating 5 stelle), quotata al Nasdaq a un valore di 12,71 dollari rispetto a una stima di fair value degli analisti Morningtstar che la vede almeno a 30 dollari. “Essendo una società irlandese, Endo gode di vantaggi fiscali che altri suoi concorrenti situati in paesi con regimi di tassazione più alta si possono solo sognare”, scrive Conover in un report di fine novembre 2016. “Le recenti acquisizioni hanno permesso al gruppo di aggiungere nuove specializzazioni alla sua attività e nuove opportunità di crescita. La varietà nel portafoglio prodotti ha ridotto i rischi legati alle scadenze di alcuni brevetti”.
DOVE SONO LE MAGGIORI OPPORTUNITA'
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.