Ieri l’inatteso addio del Regno Unito all’Ue e l’elezione a sorpresa di Donald Trump alla Casa Bianca. Oggi le incertezze legate alle urne in alcuni paesi d’Europa. Insomma, sono mesi difficili per gli investitori che cercano di controllare il rischio nei loro portafoglio. “Ci sono due metodi con cui i risparmiatori si possono difendere”, spiega Dan Kemp, responsabile degli investimenti di Morningstar Investment Management. “Uno è quello di investire con regolarità piccole somme di denaro nei titoli su cui si ha fiducia quando mostrano momenti di debolezza (il cosiddetto drip feeding). Il secondo è quello di avere in portafoglio fondi che offrano una buona diversificazione sia geografica che settoriale e con un Analyst rating pari a Gold”.
Dove c’è il Gold
Per quanto riguarda i fondi venduti in Italia, nelle categorie Morningstar dedicate all’equity globale (Blend, Value e Growth) l'unico fondo con rating Gold è Capital Group New Pers(LUX) N. “Questo fondo è stato lanciato nel mese di ottobre 2015, ma la sua versione americana - gestita in modo identico - è iniziata nel 1973”, spiega Francesco Paganelli, fund analyst di Morningstar. “Negli ultimi 10 anni fino a dicembre 2016 si è posizionato nel quartile più alto della categoria Global large cap growth. Concentrarsi sulle blue chip multinazionali e monitorare con attenzione i mercati emergenti hanno aiutato il fondo a raggiungere questi risultati. I gestori cercano la crescita in tutto il mondo, ma comprano quando le valutazioni sono molto interessanti o quando ritengono che le potenzialità dell’azienda non siano state comprese dal mercato”.
Nella categoria dedicata ai mercati emergenti globali, l’unico Gold è quello di Comgest Growth Emerging Markets R EUR Acc. “Il fondo ha dimostrato qualità difensive durante le fasi di mercato in ribasso e ha mostrato una volatilità più bassa rispetto ai concorrenti”, spiega Mathieu Caquineau, fund analyst di Morningstar. Il portafoglio relativamente conservativo, tuttavia, viaggia più lentamente durante i rally forti. Come tutti i fondi Comgest, la strategia è chiaramente orientata verso società growth di qualità. Azioni appartenenti ai settori più ciclici, comprese le banche, sono generalmente esclusi dall’universo di investimento. Viceversa, cercando aziende con uno o più sostenibili vantaggi competitivi porta a spostarsi su determinati settori come i tecnologici o i consumer defensive”.
Per chi preferisce muoversi nel Vecchio continente c’è Comgest Growth Europe R EUR Acc “L'approccio di questo fondo si concentra esclusivamente su società di qualità capaci di crescere indipendentemente dal ciclo economico”, spiega Caquineau. “Queste aziende hanno in genere una posizione dominante, una gestione solida e un bilancio forte. Azioni appartenenti ai settori più ciclici, tra cui i finanziari, sono volutamente esclusi. Al contrario, il team favorisce i comparti in cui le imprese hanno un forte vantaggio competitivo, come l'assistenza sanitaria o la tecnologia. Il team ha ottenuto ottimi risultati nel lungo periodo. Gli investitori devono tenere presente, tuttavia, che il fondo non è destinato a sovraperformare in tutte le condizioni di mercato. Infatti, tende a sottoperformare quando le Borse sono guidate da titoli di minore qualità. D'altro canto, la strategia offre una migliore protezione nei momenti di ribasso, come è stato dimostrato dalla sua performance relativa nel periodo 2008-2011”.
Chi vuole muoversi verso oriente può guardare Schroder ISF Asian Opportunities B USD Acc “Il gestore, Robin Parbrook, è un veterano, guida il fondo da ottobre 2010 e ha dedicato la sua intera carriera di investimento (26 anni) a Schroders”, spiega Germaine Share, fund analyst di Morningstar. “Ha sempre dimostrato il suo acume di investitore durante i nostri incontri. Il suo track record stellare con questo portafoglio e su Schroder ISF Asian Total Return attesta le sue capacità. E’ supportato da un team di successo di gestori di portafoglio e uno di ricerca stabile formato da 32 analisti con 14 anni di esperienza in media. La squadra è cresciuta in modo significativo nel corso dell'ultimo anno e sta cercando di rafforzare ulteriormente le proprie capacità nel segmento delle azioni cinesi di classe A. Inoltre, il comparto ha costi ragionevoli”.
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