L’energy acquista valore. Complici le negative performance di Borsa e la revisione delle stime da parte degli analisti di Morningstar, i Morningstar Star Rating delle compagnie canadesi Cenovus Energy e Husky Energy sono saliti da tre a quattro stelle.
L’andamento delle stock è stato in controtendenza con quello dell’indice che raccoglie le società del settore quotate sul Toronto Stock Exchange, che nell’ultima ottava ha guadagnato il 2,6%, recuperando parte del passivo accumulato da inizio anno (che ora ammonta al 6,3%, rendimenti in euro al 31 marzo 2017).
Cenovus ha la formula della profittabilità
Cenovus Energy ha ceduto quasi il 10% facendo scivolare il rapporto Prezzo/Fair value (P/FV) a quota 0,65 (report aggiornato al tre aprile 2017). Il gruppo ha un modello di business integrato che include la produzione di gas naturale, quella di greggio e la sua raffinazione. Ma sull’andamento del fatturato è determinante il peso dei progetti di estrazione di petrolio dalle sabbie bituminose. La crisi del barile e la conseguente caduta del prezzo della materia prima hanno bloccato numerosi investimenti producendo forti ripercussioni sui conti aziendali, tuttavia la compagnia canadese ha trovato nel suo processo di trattamento con solventi la soluzione alla scarsa economicità di questo segmento di business.
“Questa tecnologia, che ci aspettiamo inizierà ad essere utilizzata tra un paio d’anni circa, darà la possibilità a Cenovus di produrre greggio in maniera profittevole anche con un prezzo del barile attorno ai 45 dollari, ma il mercato sottovaluta le potenzialità di questa nuova tecnica”, dice Joe Gemino analista azionario di Morningstar. “Nei prossimi cinque anni, infatti, le nostre previsioni indicano una crescita media del fatturato del 15% circa e un’espansione del margine operativo”.
Husky, stabile e integrata
Dopo il -0,5% registrato nell’ultima settimana, il rapporto P/FV di Husky Energy è sceso a 0,82 (report aggiornato al tre aprile 2017). Il mercato, secondo gli analisti, sottovaluta la capacità del gruppo canadese di produrre greggio a costi molto bassi e le potenzialità di crescita garantite dalla nuova tecnologia di produzione attraverso l’uso di solventi. I benefici di questa tecnica di estrazione non sono imminenti, ma le previsioni degli analisti indicano un progresso medio dei ricavi del 6% nei prossimi cinque anni.
Diversamente da molte aziende del settore, Husky gode di una forte stabilità finanziaria che le permette di guardare al mercato per eventuali nuove acquisizioni. Inoltre, la forte integrazione del modello di business garantisce stabilità ai flussi di cassa dell’azienda anche in caso di brusche oscillazioni del prezzo del barile.
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