Da gennaio, le Borse europee hanno guadagnato quasi il 6% (indice Morningstar Europe al 30 marzo 2017), ma gli investitori in fondi non se ne sono accorti. A febbraio, la categoria degli Azionari Europa large cap blend ha subito deflussi per circa 3 miliardi di euro. Altri 772 milioni sono usciti da quelli growth. A convincerli non sono bastati né il migliore andamento rispetto a Wall Street, né i segnali di un quadro economico più incoraggiante.
Il reddito fisso fa il pieno
Nel complesso, tuttavia, febbraio è stato un mese positivo per l’industria europea dei fondi. Morningstar stima flussi netti pari a 43,88 miliardi nei comparti a lungo termine (esclusi i monetari), più di gennaio e il livello più alto da aprile 2015. Ancora una volta, gli obbligazionari sono stati protagonisti con 25,13 miliardi di sottoscrizioni nette, seguiti dai bilanciati (+9,75 miliardi) e dagli alternativi (+5,37 miliardi). Gli azionari hanno segnato una crescita degli asset di 3,47 miliardi netti, di cui 1,93 verso le gestioni attive (gli Exchange traded fund hanno aggiunto altri 6,4 miliardi). I riscatti hanno colpito i monetari (-4,14 miliardi).
Flussi netti verso i fondi europei per macro-categorie - febbraio 2017
Fondi a scadenza e alternativi
La categoria che ha attratto la quota più elevata di sottoscrizioni nette è stata quella degli Obbligazionari a scadenza (+4,72 miliardi), all’interno della quale si sono messi in luce alcuni prodotti italiani di Eurizon Capital ed Euromobiliare. Sono aumentati i flussi verso gli alternativi-multistrategy (+3,29 miliardi), dove i maggiori beneficiari sono stati gli Aviva Multi-strategy target fund. Tra gli Azionari internazionali large cap blend, ha giocato da protagonista Goldman Sachs Global CORE equity portfolio (+1,3 miliardi).
Gli investitori europei hanno accantonato i timori sui possibili effetti delle politiche commerciali di Trump sui i paesi emergenti e sono tornati sulle azioni e obbligazioni di queste aree. In particolare, i fondi con focus sui bond in valuta forte hanno raccolto circa 2,24 miliardi netti.
Categorie Morningstar con i più alti flussi netti a febbraio 2017
Fuori dagli obbligazionari in euro
Sul fronte opposto, oltre agli Azionari Europa, hanno sofferto deflussi gli obbligazionari diversificati, i corporate e i governativi in euro, che sono stati penalizzati dall’aumento della volatilità sui mercati di riferimento. E’ con il segno meno anche il dato degli Azionari Italia, nonostante Piazza Affari abbia guadagnato oltre il 6% nel primo trimestre 2017.
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Chi sale e chi scende
Tra le case di gestione, Insight Investment (gruppo BNY Mellon) è quella che ha raccolto di più a febbraio (+4,62 miliardi), grazie ai fondi obbligazionari a scadenza. Segue Pimco, che continua a beneficiare della popolarità del comparto GIS Income (+2,83 miliardi), responsabile dei due terzi dei flussi netti della gamma europea da inizio anno.
Flussi netti verso i principali gestori europei a febbraio 2017
RBS è la società europea che ha subito i riscatti netti più alti (-1,4 miliardi), a causa soprattutto delle fuoriuscite dai prodotti azionari. Altri asset manager sono stati penalizzati dalla diffidenza degli investitori verso i mercati europei, inclusi Kbc e Henderson.
Tra i fondi con il patrimonio più grande, oltre a Pimco GIS Income, si sono messi in luce AB Global high yield (rating Bronze al 21 febbraio 2017, analista Niels Faassen), JPM Global Income (Bronze al 28 giugno 2016, analista Randal Goldsmith) e M&G Optimal Income (Silver all’8 agosto 2016, analista Ashis Dash), che ha riconquistato il favore degli investitori dopo dodici mesi in cui sono prevalsi i riscatti.
Flussi netti nei più grandi fondi europei a febbraio 2017
Il quadro italiano
I fondi di diritto italiano hanno avuto una dinamica propria. Secondo le stime di Morningstar, gli Obbligazionari a scadenza sono stati la categoria più popolare (+560 milioni), ma il reddito fisso nel suo complesso ha subito deflussi netti per 184 milioni. Inoltre, i 390 milioni raccolti dai bilanciati prudenti non sono stati sufficienti a far chiudere il mese con il segno più ai prodotti di allocation (-48 milioni). Sempre con riferimento ai soli comparti domestici, Eurizon Capital è la sgr che ha raccolto di più, seguita da Euromobiliare asset management e BancoPosta Fondi.
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