Investitori value pronti all’imbarco

Le compagnie aeree sono tra i pochi titoli all’interno del comparto manifatturiero a essere scambiati a valutazioni ancora convenienti. 

Francesco Lavecchia 02/05/2017 | 15:06
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Le compagnie aeree costano poco in Borsa. Nonostante il loro andamento sia in linea con quello medio del settore industriale da inizio anno (+7,3% in euro all'1/5/2017), le loro valutazioni differiscono in maniera significativa. Le stock del comparto manifatturiero viaggiano su un rapporto Prezzo/Fair value (P/FV) di 1,07, mentre all’interno dell’industria delle airline è ancora possibile trovare buone occasioni di investimento.

Air Canada cerca di ridurre i costi operativi
Air Canada, ad esempio, è scambiata a un tasso di sconto di circa il 30% rispetto al fair value che è pari a 18 dollari canadesi (report aggiornato al 28 febbraio 2017). Nonostante controlli il 55% del traffico aereo nazionale, il gruppo canadese non è riuscito a costruirsi una posizione di vantaggio all’interno del settore a causa degli elevati costi fissi e dell’impossibilità di ricavare mark-up consistenti sui prezzi di vendita. “Il management ha però intrapreso con successo una politica di riduzione dei costi operativi che sta producendo un visibile miglioramento della profittabilità. Inoltre, l’introduzione nella flotta dei modelli Boeing 787 e 737 MAX (aerei con una elevata efficienza nel consumo di carburante) promette di dare un ulteriore contributo in questo senso”, dice Chris Higgins analista azionario di Morningstar. “Nei prossimi cinque anni prevediamo un tasso medio di crescita dei ricavi attorno al 3%, spinto dai maggiori investimenti nelle rotte internazionali, dalla crescita della domanda e dai buoni risultati della compagnia low-cost Rouge”.

Delta punta a limitare la spesa di capitale
Strategia completamente diversa, invece, per la Delta Air Lines che punta a limitare le spese di capitale e ha la flotta di aerei più longeva tra gli operatori americani. Grazie ad un’attenta manutenzione degli aeromobili e alla oculata gestione dei pezzi di ricambio riesce ad ammortizzare i costi di acquisto degli apparecchi su circa 16 anni, un intervallo di tempo più alto rispetto alla media dei suoi competitor. Inoltre, il management ha chiuso accordi con produttori di velivoli, come Bombardier, per l’acquisto di modelli di seconda mano (come il 777) e ha siglato joint venture con Virgin Atlantic e China Eastern per accedere ai mercati di Cina, America latina ed Europa.

“Questa politica sta producendo ottimi risultati, specie in un contesto come quello attuale caratterizzato dai bassi prezzi del carburante, garantendo a Delta i margini di profitto più alti tra gli operatori americani, un bilancio in salute e la possibilità di distribuire a ogni esercizio il 70% circa dei suoi utili”, aggiunge Higgins. “Le nostre previsioni indicano per i prossimi cinque anni un tasso medio di crescita dei ricavi di poco superiore al 2% e un margine operativo stabile attorno al 15%, ma il mercato continua a scambiare il titolo a un tasso di sconto del 22% rispetto al fair value che è pari a 58 dollari (report pubblicato in data 13 aprile 2017)”.

 

Rapporto Prezzo/Fair value industria Airlines

Airlines 1052017

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Air Canada Shs Voting and Variable Voting23,96 CAD3,23Rating
Delta Air Lines Inc63,34 USD-0,47Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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