Finanziari da maneggiare con prudenza. Non solo per le valutazioni elevate del comparto (rapporto Prezzo/Fair value medio di 1,04), ma anche per i cambiamenti strutturali in corso in alcuni segmenti come quello dell’asset management. L’industria è costretta a evolvere a causa del forte spostamento dei flussi di capitale dai fondi attivi a quelli passivi e solo le società in grado di diversificare la propria offerta, di mantenere bassi i costi, di avere ampia flessibilità nel processo di investimento e di gestione aziendale e di realizzare elevate economie di scala saranno in grado di sopravvivere al nuovo corso.
Posizionarsi su una di queste società per diversificare l’esposizione ai finanziari può risultare, dunque, complicato, ma ci sono aziende ben attrezzate per affrontare con successo i cambiamenti in atto.
Asset manager a sconto
BlackRock è il più grande player all’interno del comparto grazie ad oltre cinquemila miliardi di dollari di asset under management (AUM) e una vasta platea di clienti in circa 100 paesi nel mondo. La gestione passiva rappresenta una quota molto elevata dell’attivo complessivo (esercitata attraverso il ramo di attività iShares ETF). Da essa ricava circa metà del fatturato complessivo che le garantisce una redditività superiore alla media. Inoltre, date le sue dimensioni, il gruppo riesce a generare consistenti economie di scala anche nel business delle gestioni attive.
BlackRock gode anche di un elevato grado di diversificazione dei prodotti, sia per asset di investimento che per strategia di gestione. Questo le consente la possibilità di affrontare senza eccessivi affanni qualsiasi fase di mercato.
I dati riportati dalla società nei primi tre mesi del 2017 indicano un flusso netto di asset pari a 80,3 miliardi di dollari, una crescita media del fatturato del 5,1% negli ultimi quattro trimestri e un’espansione del margine operativo di 180 punti base (al 41,4%). Risultati che, insieme alle previsioni del taglio dell’aliquota fiscale per le aziende statunitensi, hanno convinto gli analisti ad alzare il fair value del titolo da 410 a 460 dollari (report pubblicato in data 19 aprile 2017). Tale valutazione, in base alle attuali quotazioni di mercato (attorno ai 384 dollari), valgono a BlackRock un Morningstar Rating di quattro stelle.
T.Rowe Price è uno dei più grandi asset manager negli Usa. Le dimensioni gli garantiscono la possibilità di generare elevate economie di scala, ma la fonte del suo vantaggio competitivo (Economic moat) è da ricondurre al potere contrattuale che vanta nei confronti dei suoi clienti (costi di switch) e al valore del suo brand, guadagnato grazie ai tanti anni in cui i suoi fondi hanno sovraperformato la media dei competitor.
Circa due terzi del totale degli asset gestiti fanno capo a piani pensionistici, prodotti finanziari che hanno un periodo di maturazione molto alto e nei quali gli investitori difficilmente decidono di uscire per passare a un altro fondo sulla base di costi inferiori. Questo, unito ai bassi oneri di gestione, permette di mantenere alto il valore degli asset gestiti e di garantire flussi di cassa consistenti e margini di profitto superiori alla media.
Il gruppo americano ha registrato una crescita del fatturato del 12% (anno su anno) nel primo trimestre, spinta anche da un +12,7% nei flussi netti dell’AUM. Questo ha convito gli analisti ad alzare il fair value del titolo da 77 a 88 dollari per azione (report pubblicato in data 28 aprile 2017).
Prudenza su Charles Schwab
Da tenere in considerazione, in attesa che il rapporto Prezzo/Fair value scenda su livelli più convenienti (attualmente è pari a uno) è il titolo Charles Schwab.
L’azienda americana opera prevalentemente nel segmento bancario e del brokeraggio, ma di recente è approdata anche al business dell’asset management attraverso l’offerta di ETF a prezzi molto competitivi. “Di Schwab apprezziamo la flessibilità operativa e la capacità di adattare la sua attività ai cambiamenti del contesto competitivo”, dice Michael Wong analista azionario di Morningstar.
“Grazie ad elevate economie di scala e al prezioso ruolo svolto dalla sua rete di advisor nel cementare il rapporto con i clienti, la società riesce a generare rendimenti del capitale superiori alla media. Nei prossimi cinque anni prevediamo una crescita media del fatturato del 13,6% (anche per effetto dell’aumento dei tassi di interesse negli Usa) e un’espansione del margine operativo di circa 1000 punti base (da 40% al 50%) e stimiamo un fair value pari a 40,5 dollari” (report pubblicato in data 18 aprile 2017).
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.