Ottava negativa per il settore energy. Il prezzo del greggio è sceso sotto quota 47 dollari al barile (qualità WTI) trascinando al ribasso le quotazioni dei titoli del comparto. Nel periodo preso in considerazione l’indice Morningstar Global Energy ha perso il 2,6% (rendimenti in euro), ma il rapporto Prezzo/Fair value (P/FV) medio dell’industria resta alto (1,17 al 6 giungo 2017).
L'integrazione verticale premia Oasis Petroleum
Oasis Petroleum ha perso oltre l’8% della sua capitalizzazione di mercato nell’ultima settimana e questo ha fatto scendere il rapporto (P/FV) a 0,81 (report aggiornato all’11 maggio 2017). Il prezzo vale al titolo un rating Morningstar di quattro stelle. Il gruppo petrolifero americano non gode di una posizione di vantaggio all’interno del settore (Economic moat), ma è molto ben integrato verticalmente (con attività che comprendono l’esplorazione, l’estrazione e la raffinazione e i servizi correlati) e i recenti risultati ottenuti da alcune perforazioni fanno ben sperare per il futuro.
“Nei prossimi cinque anni ci aspettiamo una crescita media del fatturato del 30% e un margine EBITDA attorno al 60%, ma il mercato sconta l’alta volatilità del settore e il forte indebitamento del gruppo”, dice Dave Meats analista azionario di Morningstar.
Gulfport in crescita con il prezzo di gas e petrolio
Il tonfo di Gulfport Energy Corp è stato ancora più eclatante. Il titolo ha ceduto quasi il 13% nell’ultima ottava portando il rapporto Prezzo/Fair value a 0,69 (report aggiornato all’11 maggio 2017), ma in base alle stime degli analisti il gruppo statunitense ha ottime prospettive di crescita.
“Gulfport è attivo nella produzione di gas naturale e greggio. Le nostre previsioni per il 2017, 2018, 2019 e 2020 legate alle quotazioni del petrolio (WTI) indicano un prezzo medio rispettivamente pari a 55, 45, 55 e 55 dollari al barile, mentre quelle del gas naturale andranno dai 3,30/mcf dollari (per mille piedi cubici) di quest’anno ai 3/mcf dollari del 2020. In base a queste aspettative e tenuto conto dell’ultima acquisizione del gruppo stimiamo una crescita media del fatturato del 30% e un margine EBITDA medio attorno al 34%”, conclude Meats.
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