Le Best Idea del Regno Unito

Le valutazioni sulla Borsa di Londra restano alte, ma non mancano le occasioni di investire in titoli di qualità e a prezzi convenienti come Glaxo, Imperial Brands e Lloyds.  

Francesco Lavecchia 13/06/2017 | 10:39
Facebook Twitter LinkedIn

Dopo le elezioni poitiche in Gran Bretagna l’indice Ftse 100 ha chiuso in leggero calo, appesantito dai ribassi del settore bancario e di quello immobiliare, mentre le società esposte ai mercati esteri hanno guadagnato sulla scia del deprezzamento della sterlina.

In generale le valutazioni dei listini britannici restano alte, come dimostra il livello medio del rapporto Prezzo/Fair value dell’indice Morningstar UK Large Cap pari a 1,10, ma non mancano le occasioni per investire in titoli di qualità scambiati a prezzi convenienti.

Glaxo, la redditività in portafoglio
GlaxoSmithKline è riuscita a costruirsi una forte posizione di vantaggio all’interno del settore healthcare (Economic moat) grazie a un portafoglio marchi esteso e ben diversificato (che la mette al riparo dalla scadenza di alcuni brevetti), a una rete di distribuzione superiore a quella dei competitor e alla leadership nel segmento delle malattie respiratorie.

Questo le garantisce non solo di realizzare elevati margini di profitto, ma anche di reinvestire i capitali in ricerca e sviluppo per la produzione dei farmaci di nuova generazione. In modo da prolungare e rafforzare il primato sul mercato.

“Nonostante i suoi prodotti abbiano processi di produzione molto più complessi rispetto a quelli tradizionali, anche Glaxo deve guardarsi dalla crescente concorrenza dei generici. Il gruppo farmaceutico britannico, tuttavia, può contare su una forte esposizione ai mercati emergenti e su un’offerta più bilanciata dopo la fusione con Novartis, che gli ha permesso di allargare il suo portafoglio anche ai vaccini e ai farmaci da banco. L’azienda sta inoltre implementando nuove misure per ridurre i costi operativi e questo promette di spingere al rialzo i margini di profitto”, dice Debbie S. Wang analista azionaria di Morningstar.

“Le nostre aspettative per i prossimi cinque anni sono per una crescita media del fatturato del 5% e un’espansione del margine Ebidta dall’attuale 15% al 32% nel 2021. In base a queste previsioni stimiamo un fair value pari a 19,50 sterline (report aggiornato al quattro maggio 2017)”.

Imperial Brands, non spaventa il calo delle vendite
Nel settore beni di consumo Imperial Brands è scambiata a un tasso di sconto del 10% rispetto al fair value di 39 sterline (report aggiornato al quattro maggio 2017), complice il passivo del 6% registrato negli ultimi tre mesi di transazioni. Con una quota di mercato del 9% (escludendo la Cina), il gruppo è il quarto produttore al mondo di tabacco e, grazie al valore dei suoi marchi e a economie di scala elevate, riesce a mantenere margini di profitto superiori alla media (Economic moat).

“Negli ultimi trimestri l’azienda ha registrato un calo dei volumi di vendita, specie nei mercati emergenti, ma questo non cambia la nostra idea sul titolo”, dice Philip Gorham analista azionario di Morningstar. “Nei prossimi anni ci aspettiamo una ripresa delle vendite e un miglioramento dei margini di profitto anche grazie ai frutti prodotti dal programma di ottimizzazione dei costi portato avanti dal management”.

Lloyds vince grazie ai bassi costi
Lloyds Banking Group ha accusato il colpo nell’immediato del dopo-elezioni, cedendo l’1%, e ora è scambiata a un rapporto Prezzo/Fair value di 0,83 (report aggiornato al 17 maggio 2017). Il business della banca britannica è fortemente focalizzato sul mercato interno e questo la espone al possibile rallentamento della congiuntura a causa dell’uscita dall’Unione europea.

Tuttavia Lloyds gode di una forte posizione di vantaggio competitivo, frutto di un settore molto concentrato e della leadership nel segmento retail. L’istituto di credito riesce a finanziare le sue attività a costi molto bassi e questo, insieme ad alte economie di scala, gli garantisce un vantaggio di costo rispetto ai competitor.

“Nei prossimi anni ci aspettiamo una perdita su crediti più bassa rispetto al recente passato e un margine d'interesse più ampio per effetto di un mix di prodotti a più alto rendimento. Inoltre, il rapporto costi/ricavi è visto in miglioramento e con esso anche gli indici di redditività”, dice Derya Guzel. “Sulla base di queste aspettative, le nostre previsioni indicano una crescita media del fatturato del 4,4% e un aumento di oltre 1000 punti del margine Ebit”.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
GSK PLC1.309,50 GBX0,73Rating
Imperial Brands PLC2.509,00 GBX-0,20Rating
Lloyds Banking Group PLC55,02 GBX-0,72Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures