Il sell-off sui listini crea nuove opportunità tra gli industriali. Babcock International Group (BAB) e HD Supply Holdings (HDS) hanno perso rispettivamente il 6,19% e il 23,40% (rendimenti in euro) nell’ultima ottava e questo ha prodotto il loro upgrade nel Morningstar rating da tre a quattro stelle. L’andamento dei due titoli è stato slegato da quello medio del comparto, che invece è rimasto stazionario (-0,06%) e che grazie al +18,8% guadagnato negli ultimi 12 mesi è scambiato a un rapporto Prezzo/Fair value medio di 1,09.
Babcock si coccola il Governo
A dispetto del passivo registrato nell’ultima settimana, BAB gode di una forte posizione di vantaggio all’interno dell’industria della difesa grazie allo stretto rapporto con il Governo britannico. In base ad accordi di lungo termine l'azienda offre alla Royal Navy la manutenzione e il rimontaggio di navi da guerra e sottomarini nucleari e la gestione della flotta per l'esercito. Detiene anche il controllo operativo delle principali infrastrutture navali del paese ed è partner dell'esercito e della marina militare.
“Operare in un settore strategico come quello della difesa e della sicurezza nazionale ed essere legati da contratti di fornitura di lunga durata garantiscono a BAB un forte potere contrattuale. Il Governo britannico, infatti, è consapevole dei rischi a cui va incontro passando a un diverso fornitore e questo limita di fatto la concorrenza sul mercato”, dice Jeffrey Vonk analista azionario di Morningstar.
“Il forte aumento degli investimenti nella difesa, sia nel Regno Unito che a negli altri paesi del mondo, sarà il principale driver della crescita del gruppo. Nei prossimi cinque anni prevediamo un progresso medio del fatturato del 4% e un miglioramento del margine operativo dall’attuale 9% al 9,6% e stimiamo un fair value pari a 10,40 sterline (report aggiornato al 14 maggio 2017)”.
I dati di HD Supply deludono le attese
Diversamente da BAB, il sell-off di HD Supply Holdings, gruppo americano attivo nell’industria edile, è stato prodotto dai deludenti risultati del primo trimestre e dalla dismissione di un suo rama d’azienda. Nonostante abbia registrato una crescita del fatturato del 5,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’utile d’esercizio ha mancato le attese del mercato. A questo, poi, si è aggiunta la vendita di Waterworks, società attiva nella produzione di materiale per la protezione dai danni provocati da acqua e dagli incendi.
“Il prezzo di vendita di questo asset è in linea con le nostre valutazioni, per questo crediamo che la reazione del mercato sia stata spropositata, anche perché gli introiti ricavati saranno utilizzati per tagliare il debito societario”, dice Brian Bernard di Morningstar. “In seguito a questa dismissione abbiamo deciso di ridurre il fair value del titolo da 43 a 39 dollari (report aggiornato al sette giugno 2017) e per i prossimi cinque anni prevediamo una crescita media del fatturato del 6%”.
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