Dall’inizio dell’anno, l’indice Morningstar Developed market ha reso il 4,45% (in euro al 16 giugno), che si va ad aggiungere all’11,15% segnato nel 2016. A maggio, il successo di Emmanuel Macron alle elezioni francesi ha dato un ulteriore slancio positivo ai mercati finanziari. Neppure il voto inglese, in seguito al quale il partito Conservatore di Theresa May ha perso seggi e quindi la maggioranza in Parlamento, ha scosso le Borse.
Secondo alcuni osservatori, le incertezze politiche potrebbero essere diventate la “nuova normalità”, un concetto già usato in passato in riferimento ai bassi tassi di interesse. Se allarghiamo l’orizzonte tuttavia comprendiamo che le ragioni potrebbero essere altre. “Siamo nel mezzo di un ciclo rialzista”, dice Mark Preskett, gestore di portafoglio di Morningstar Investment Management. “I dati economici sono vicini ai massimi (alta fiducia e disoccupazione in calo) e i prezzi di mercato riflettono questo ottimismo”.
Morningstar dedica l’intera settimana ai mercati azionari sviluppati, con approfondimenti sui trend di sviluppo, le strategie dei money manager e degli Exchange traded fund (Etf) con il più alto rating Morningstar. Il Market Barometer fornirà una fotografia dei listini, basata sugli indicatori di performance più utili per gli investitori.
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