Gli analisti di Morningstar hanno recentemente promosso l’Etf Lyxor Dax da Neutral a Bronze (report redatto da Dimitar Boyadzhiev il 28 giugno 2017). Determinante, spiegano, è il fattore dei costi: le sue commissioni sono competitive e aumentano le probabilità che il fondo possa battere nel lungo periodo la categoria degli Azionari Germania large cap (che comprende anche i fondi attivi) per rendimenti corretti per il rischio.
La composizione dell’indice di riferimento è un aspetto importante che gli investitori devono considerare. Il Dax, infatti, contiene un piccolo numero di aziende (30), con conseguente elevata esposizione (fino al 10%) ai singoli titoli. Inoltre, come molti altri benchmark nazionali europei, è esposto soprattutto a società a larga capitalizzazione a discapito delle medie e piccole, che al contrario possono essere utilizzate dai gestori attivi per cogliere delle opportunità interessanti in determinate condizioni di mercato. Nonostante questo svantaggio strutturale, l’Etf di Lyxor è comunque riuscito a battere la maggior parte degli active manager a tre, cinque e dieci anni.
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