Il mese di giugno ha visto tutti i segmenti della nostra European Style Box chiudere in negativo. Le perdite denotano il seguente trend: lo stile value ha perso meno di quello growth e le piccole imprese hanno fatto meglio delle grandi.
Il segmento più penalizzato risulta essere il large growth, sulla cui performance (-3%) hanno contribuito in maniera rilevante le società del settore consumer come Anheuser-Busch InBev, Inditex, British American Tobacco PLC e Unilever PLC che hanno perso rispettivamente il 6,9%, il 7,6%, il 6.1% e il 4,8%.
Tuttavia, i titoli beni di consumo (ciclici e difensivi) non sono stati i peggiori performer del mese. Altri settori hanno fatto peggio, come quello energetico che ha perso il 4,8% a causa del forte calo del prezzo del greggio (circa il 5% in USD) e quello delle telecomunicazioni, in flessione del 4,7%. In merito a quest’ultimo, società come Deutsche Telekom (-7,9%), Orange (-8,6%) e Telefónica (-6,8%) hanno giocato un ruolo determinante nei deludenti risultati delle ultime quattro ottave.
L'unico comparto che è riuscito a chiudere in positivo è stato quello finanziario, con un leggero guadagno dello 0,6%, grazie a HSBC Holdings, società con la più grande capitalizzazione di mercato del settore, che ha guadagnato il 4,5%.
Nonostante la performance negativa di questo mese, il segmento large growth rimane quello con le valutazioni più elevate, con un rapporto Prezzo/Fair Value (P/FV) pari a 1,08. Al contrario, il segmento small value mostra tassi di sconto elevati grazie a un P/FV di 0,90.
All’interno del segmento large growth, comunque, ci sono anche titoli a buon mercato con un P/FV inferiore a 0,9, come ad esempio Symrise, SFR Group SA e Anheuser-Busch InBev.
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