Sostenuta dall’ottima raccolta del primo semestre dell’anno (flussi pari a 57,4 miliardi di flussi in entrata e un patrimonio salito a 613 miliardi a fine giugno), l’industria europea degli Exchange traded products (Etp) non è stata a guardare per quanto riguarda l’offerta di nuovi prodotti.
Secondo i dati Morningstar, infatti, nel periodo da aprile a giugno sono stati quotati in Europa ben 48 nuovi Etp, di cui quattro anche su Borsa Italiana. Da inizio anno, i lanci ammontano a 65. La tabella in fondo mostra i primi dieci replicanti per patrimonio gestito tra quelli lanciati nel primo trimestre.
I fondi che replicano indici azionari dominano i lanci, con 18 nuovi strumenti e una distribuzione piuttosto eterogenea dal punto di vista geografico, seppur limitata ai mercati sviluppati (in particolare Usa, Europa, UK, Giappone, Germania e Italia) e qualitativo, con quattro replicanti “strategic beta” (con una netta predominanza di prodotti orientati al rendimento, i quali si basano su strategie che selezionano i titoli a seconda dei dividendi, della qualità o del valore) e tre casi in cui il fondo si dichiara “socialmente responsabile”.
Il trimestre ha visto anche il lancio di ben 14 Etp dedicati alle materie prime, in particolare quelle energetiche. Tranne in un caso, tutte queste nuove offerte sono state lanciate da BNP Paribas.
Solo otto le nuove offerte a reddito fisso, che spaziano dai bond governativi in euro a quelli legati all’inflazione americana, fino alle obbligazioni emergenti in valuta locale. Due fondi seguono indici sostenibili.
Dal lato degli emittenti, invece, il più attivo è stato BNP Paribas con 16 prodotti lanciati, seguito da Société Générale con sette nuove offerte e da iShares con sei lanci. Seguono poi Lyxor e Candriam con cinque nuove offerte, Amundi con tre, UBS con due e infine Van Eck e Fund Rock con un lancio.
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