Commodity industriali da portafoglio

Eldorado e Goldcorp secondo gli analisti di Morningstar sono i titoli più interessanti nel comparto dell’oro. Nelle costruzioni piace USG. Sotto la lente la fusione fra Agrium e Potash.

Francesco Lavecchia 25/07/2017 | 11:39
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Gli investitori, nonostante le alte valutazioni del settore delle materie prime industriali, possono trovare sul mercato delle occasioni per mantenere un buon grado di diversificazione del portafoglio.

Occasioni d'oro
Eldorado Gold (EGO) e Goldcorp non godono di una posizione di vantaggio all’interno del comparto, ma attualmente sono scambiate a tassi di sconto del 40% e del 25% rispettivamente. EGO ha recentemente venduto le sue attività in Cina per finanziare l’acquisizione di Integra Gold. “Il gruppo ha dimostrato negli anni una grande capacità nel valutare e acquistare miniere in uno stato di sviluppo ancora embrionale e questo fa ben sperare nel successo di quest’ultima operazione e nella crescita futura della produzione di oro”, dice Kristoffer Inton analista azionario di Morningstar.

“Ci aspettiamo che il prezzo della materia prima salga progressivamente fino a toccare 1.300 dollari nel 2020 contribuendo a spingere i ricavi a un ritmo del 30% circa nei prossimi cinque anni e il margine operativo sopra il 37%. Sulla base di queste previsioni la stima del fair value del titolo è pari a 4,20 dollari per azione”. (Report pubblicato in data 28 giugno 2017).

Goldcorp ha investito molto negli ultimi anni ed è ora ben posizionata per trarre vantaggio dal capitale impiegato per spingere la crescita della produzione e dei margini di profitto. Se da una parte il posizionamento delle sue miniere (situate in paesi del Nord e del Sud America) riduce in maniera significativa l’esposizione al rischio politico, dall’altra costringe il gruppo canadese a pagare prezzi elevati per aggiudicarsi i siti di produzione a causa della forte concorrenza.

“Prevediamo che nei prossimi anni l’avanzamento dello stato di sfruttamento delle miniera permetterà all’azienda di ridurre i costi di produzione. Inoltre, il minor impiego di capitale si tradurrà in un aumento dei flussi di cassa”, dice Inton. “La crescita media del fatturato da qui al 2021 sarà del 7%, mentre il margine operativo salirà progressivamente fino al 24%. Sulla base di queste attese la stima del fair value è pari a 18 dollari (per le azioni scambiate sul Nyse)”. (Report pubblicato in data 14 giugno 2017).

USG sfrutterà la ripresa dell'edilizia Usa
Nonostante i dati non brillanti riportati negli ultimi mesi, gli analisti di Morningstar sono fiduciosi sulle prospettive di crescita del settore costruzioni negli Usa, che nei prossimi anni sarà trainato dall’aumento della domanda di abitazioni e dalla ripresa delle attività di manutenzione delle infrastrutture, e indicano USG Corp come una delle miglior occasioni di investimento all’interno di questo segmento.

“Il gruppo, che è molto esposto al mercato residenziale statunitense, beneficerà dell’espansione in atto nel settore da qui al 2020 e questo le permetterà di capitalizzare una crescita media del fatturato del 7,5% nei prossimi cinque anni”, dice Brian Bernard analista di Morningstar. “La vendita di L&W Supply, società fornitrice di materiale edile, ha permesso al gruppo di dismettere a un buon prezzo un segmento poco profittevole. Questo si tradurrà in un miglioramento dei margini di profitto e del rendimento del capitale, dato che le risorse ottenute dall’operazione saranno reinvestite in progetti più redditizi”. Il titolo è scambiato al momento a un tasso di sconto del 25% rispetto al fair value pari a 38 dollari (report aggiornato al 28 aprile 2017).

Occhio alla fusione Agrium-Potash
Nel settore agricolo, invece, le occasioni sono create dalla mancata valutazione del potenziale prodotto dalle operazioni di M&A. La fusione tra Agrium e Potash Corporation, che dovrebbe completarsi nella seconda metà del 2017, darà vita al primo produttore mondiale di fertilizzanti (sotto il nome di Nutrien), ma al momento il mercato scambia il titolo Agrium a un tasso di sconto del 10% rispetto al fair value che è pari a 156 dollari canadesi (report aggiornato al 22 giugno 2017).

“Pensiamo che la fusione tra i due gruppi si tradurrà in importanti sinergie nei costi operativi, mentre la risalita del prezzo dei fertilizzanti spingerà la crescita del fatturato”, dice Seth Goldstein analista azionario di Morningstar.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Eldorado Gold Corp16,56 USD-0,60

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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