Il comparto energia è tra quelli scambiati ai prezzi più vantaggiosi e al suo interno il segmento raffineria e marketing guida gli sconti con un rapporto Prezzo/Fair value (P/FV) medio pari a 0,93, nonostante l’ottima performance registrata negli ultimi 12 mesi. L’MVIS Global Oil Refiners ha infatti guadagnato oltre il 25% (in euro al 31 luglio 2017), in controtendenza rispetto all’andamento del settore nel suo insieme che si è fermato poco sopra la parità (il Morningstar Global Energy ha registrato +0,7% in euro al 31 luglio 2017).
Come si costruisce il Moat
All’interno di questa industria i titoli americani HollyFrontier (HFC) e Andeavor riescono a combinare un Moat elevato a un basso rapporto P/FV. Entrambe le aziende riescono a macinare margini di profitto superiori alla media grazie a un vantaggio di costo rispetto ai competitor. Le loro raffinerie, infatti, si trovano nella regione del Midcontinent americano (tra gli Stati del Texas, Nebraska, Kansas e Oklaoma) e questo permette loro di acquistare greggio a un prezzo più conveniente rispetto alle quotazioni del WTI.
HFC ha approfittato della caduta del prezzo del petrolio e della conseguente crisi di molte aziende per acquisire a prezzi convenienti nuove raffinerie nella regione del Midcontinent, rafforzando il suo vantaggio di costo nei confronti della concorrenza. Inoltre, l'acquisizione di Petro-Canada, attiva nel segmento dei lubrificanti, la aiuta a diversificare le sue fonti di reddito.
Nei prossimi cinque anni gli analisti si aspettano un progresso dei ricavi a un ritmo medio del 7,7% e un’espansione del margine operativo dall’attuale 5% all’8,8%, e stimano un fair value pari a 44 dollari per azione (report aggiornato al 4 maggio 2017).
Andeavor si candida a leader
Gli analisti di Morningstar puntano su Andeavor e sulla sua capacità di migliorare il posizionamento all’interno del settore nei prossimi anni. Grazie a nuove acquisizioni e alla finalizzazione del processo di integrazione degli asset già rilevati, riuscirà ad avere un maggior accesso alla materia prima a prezzi vantaggiosi e a sfruttare al meglio le sue attività di commercializzazione e vendita al dettaglio diventando una delle raffinerie leader nella regione della West Coast.
“Abbiamo recentemente tagliato il fair value del titolo da 124 a 121 dollari (report aggiornato all’11 maggio) in seguito alla revisione delle previsioni sul futuro andamento del prezzo del greggio e del conseguente differenziale tra WTI e Midcontinent, tuttavia per i prossimi cinque anni ci aspettiamo un progresso medio del fatturato del 2% circa e un margine Ebit stabile attorno al 7%”, dice Allen Good di Morningstar.
Rapporto Prezzo/Fair value segmento raffineria
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