La fotografia mensile dell’industria dei fondi indicizzati (quotati e non) riserva sempre qualche sorpresa e conferma ancora una volta la volatilità di alcuni settori, su tutti quello delle commodity e dei mercati emergenti. Questi strumenti, infatti, essendo prodotti puramente passivi, riflettono nei loro movimenti l’evoluzione dei mercati, senza che la performance venga distorta dalle scelte (buone o cattive) di un gestore attivo.
Secondo i dati Morningstar, ad agosto, tra il miglior fondo passivo (in termini di rendimento) e il peggiore ci sono quasi 30 punti percentuali (prendendo in considerazione quelli registrati alla vendita in Italia ed escludendo i replicanti strutturati, cioè a leva o short).
Il mondo degli Etp
Nel mondo dei fondi passivi quotati in Borsa, cioè gli Exchange traded products (Etp), troviamo una Top 5 interamente dedicata al mondo dei metalli industriali, in particolare nickel, zinco e alluminio.
Il settore, ciclico per sua natura, ha beneficiato della ripresa economica degli ultimi mesi, che si riflette anche nei recenti buoni dati macroeconomici: a luglio, l’indice Pmi composito (che misura l’attività nel settore manifatturiero e dei servizi nell'Eurozona), è salito a 57,4 sui massimi da sei anni, mentre i prezzi della produzione industriale in Europa (tutti i 28 paesi inclusi) sono aumentati del 2,3% nel periodo tra luglio 2016 e luglio 2017 (fonte: Eurostat).
Nella Flop 5 del mese, invece, particolarmente male la performance di due commodity agricole come il grano (che a giugno registrava la migliore performance mensile) e il caffè, oltre a un prodotto dedicato al mercato petrolifero.
Il mondo dei fondi indicizzati
Per quanto riguarda i fondi passivi non quotati (senza quindi la componente di trading intra-day), il mercato azionario russo si mette in evidenza, registrando però anche una volatilità parecchio elevata. Più in generale, vediamo come la Top 5 sia composta solo da prodotti azionari esposti ai mercati emergenti.
Male, invece, le società a piccola capitalizzazione americane e l’azionario britannico.
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