L’healthcare è il settore in Europa con la miglior qualità al prezzo più conveniente. Il comparto è il secondo più pesante, dietro quello beni industriali e in termini di capitalizzazione di mercato, sull’indice Morningstar DM Europe Moat Focus (il cui paniere è composto dalle azioni scambiate a sconto e a cui gli analisti riconoscono una posizione di vantaggio all’interno del settore), ma i sette titoli che lo rappresentano hanno un Moat mediamente più ampio e un rapporto Prezzo/Fair value (P/FV) più basso.
Tra i farmaceutici europei Roche Holding è scambiato a prezzi tra i più convenienti. Il 2016 è stato amaro per la società elvetica che ha perso circa l'11% (in euro) della sua capitalizzazione di mercato, ma questo ha ulteriormente aumentato il tasso di sconto rispetto al fair value pari a 318 franchi svizzeri (report pubblicato in data 27 luglio giugno 2017).
Roche è leader nel biotech
“Grazie all’acquisizione di Genentech, Roche è diventata leader nell’industria delle biotecnologie e della diagnosi. Questa operazione le ha permesso di realizzare importanti sinergie nel campo della ricerca e di essere pioniera nella produzione di cure mediche personalizzate, cosa che mette l’azienda elvetica al riparo dalla concorrenza dei farmaci generici e le garantisce margini di profitto superiori alla media”, dice Damien Conover analista azionario di Morningstar. “Nei prossimi cinque anni i ricavi societari cresceranno a un ritmo del 5% soprattutto grazie all’espansione nei mercati emergenti, all’uscita di nuovi farmaci e alle buone performance del segmento della diagnosi”.
Crescita media del 5% per Glaxo
GlaxoSmithKline è riuscita a costruirsi una forte posizione di vantaggio all’interno del settore healthcare (Economic moat) grazie a un portafoglio marchi esteso e ben diversificato, che la mette al riparo dalla scadenza di alcuni brevetti, a una rete di distribuzione superiore a quella dei competitor e alla leadership nel segmento delle malattie respiratorie. Questo le garantisce non solo la realizzazione di elevati margini di profitto, ma anche di reinvestire i capitali in ricerca e sviluppo per la produzione dei farmaci di nuova generazione. In modo da prolungare e rafforzare il primato sul mercato.
“Nonostante i suoi prodotti hanno processi di produzione molto più complessi rispetto a quelli tradizionali, anche Glaxo deve guardarsi dalla crescente concorrenza dei generici. Il gruppo farmaceutico britannico, tuttavia, può contare su una forte esposizione ai mercati emergenti e su un’offerta più bilanciata dopo la fusione con Novartis”, dice Damien Conover analista azionario di Morningstar. “Le nostre aspettative per i prossimi cinque anni sono per una crescita media del fatturato del 5% e un’espansione del margine Ebidta dall’attuale 9% al 26% nel 2021. In base a queste previsioni stimiamo un fair value pari a 18,90 sterline (report aggiornato al primo di agosto 2017)”.
Sanofi scontata del 15%
Sanofi gode di un forte posizionamento all’interno del settore per via di elevate economie di scala, un ampio portafoglio di brevetti e una rete di distribuzione molto estesa. L’azienda ha un fatturato di oltre 34 miliardi di euro e gli alti volumi di produzione le permettono di comprimere i costi fissi. Inoltre, grazie ai diritti di esclusiva sulla vendita dei suoi farmaci, riesce a ricavare margini di profitto generosi e questo si traduce in rendimenti del capitale superiori alla media.
Sebbene anche Sanofi sia esposta al rischio legato alla maggior concorrenza da parte dei farmaci generici e alla scadenza dei brevetti, gli analisti di Morningstar sono convinti che il gruppo francese abbia le capacità di portare sul mercato nuovi prodotti e di continuare a macinare elevati flussi di cassa anche nei prossimi anni. Le previsioni per il prossimo quinquennio indicano un progresso medio dei ricavi del 4,6% e un margine Ebit stabilmente sopra il 20%. Tuttavia il titolo continua ad essere scambiato a un tasso di sconto superiore al 15% rispetto al fair value che è pari a 98 euro (report aggiornato al primo di agosto 2017).
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