Fare shopping nell’equity Europa continua a non essere facile. Le valutazioni sono alte, ma gli scivoloni di Prada e Criteo danno la possibilità di esporsi al Vecchio continente comprando su listini dall’altra parte del mondo.
Moat immutato per Prada
Le azioni dello storico brand italiano del lusso hanno perso il 6,6% (in euro) e ora sono scambiate a un tasso di sconto del 13% rispetto al fair value che è pari a 30 dollari di Hong Kong (report aggiornato all’11 settembre 2017). A pesare sulle quotazioni del gruppo milanese sono stati anche i negativi risultati del primo semestre, che hanno certificato un calo delle vendite superiore al 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e una contrazione del margine operativo di oltre 100 punti base.
Gli analisti giustificano questa performance con le difficoltà del segmento retail, ma sono fiduciosi sul futuro dell’azienda. “Il moat della società è ancora intatto, il valore del suo brand resta elevato e i buoni risultati nelle vendite dei prodotti di fascia più alta dimostrano che i consumatori sono disposti a pagare premium price generosi per assicurarsi i prodotti a marchio Prada”, dice Jelena Sokolova di Morningstar. “Le strategie del management messe in atto nei campi dell’innovazione del prodotto, del marketing e della distribuzione della merce sono, a nostro avviso, virtuose e contribuiranno a spingere la crescita del fatturato nei prossimi cinque anni a un ritmo del 5,7%”.
Criteo sfrutta il trend della pubblicità online
E’ andata male anche a Criteo, che nell’ultima settimana ha ceduto oltre il 3% (in euro, riferita all’ADR quotata sul Nyse). Il gruppo francese attivo nel settore dell’online media è riuscito a costruirsi una posizione di vantaggio grazie al suo intelligente posizionamento tra domanda e offerta all’interno del mercato pubblicitario digitale. Criteo è un’azienda del tech, compra spazi pubblicitari su vari siti e app e li vende alle società che hanno necessità di promuovere i propri prodotti.
I suoi algoritmi e il suo database le permettono di customizzare al meglio le campagne pubblicitarie, per questo motivo i suoi clienti sono disposti a pagare prezzi più alti, perché sicuri di avere rendimenti elevati dai loro investimenti pubblicitari, e i fornitori di spazi pubblicitari la ritengono un interlocutore privilegiato perché sanno che Criteo è in grado di acquistare a prezzi più alti mantenendo margini di profitto superiori alla media.
Gli analisti sono convinti che il gruppo francese continuerà a essere fortemente profittevole anche in futuro, grazie allo sfruttamento del macrotrend degli investimenti pubblicitari nel segmento online e della maggior presenza sui mercati di Cina e India, e stimano un fair value pari a 51 dollari (report aggiornato al 4 agosto 2017).
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