I flussi netti verso i fondi di diritto italiano a lungo termine sono stati negativi per 648 milioni di euro ad agosto, cui si aggiungono i -5 milioni dei monetari, per un totale di 653 milioni. Secondo le statistiche di Morningstar, la causa principale è rappresentata dai riscatti subiti da molti fondi a cedola presenti nelle categorie dei Bilanciati altro e degli Obbligazionari a scadenza.
Per contro, è stato un altro mese positivo per i prodotti di allocation prudenti e moderati all’interno dei quali sono compresi diversi Pir (Piani individuali di risparmio), che stanno riscuotendo successo tra gli investitori. Per la stessa ragione, gli Azionari Italia sono tra le migliori categorie ad agosto e hanno contribuito in modo determinante ai +70 milioni registrati dagli strumenti equity domiciliati nel Belpaese.
Chi sale e chi scende
Tra le società di gestione, la più penalizzata dai deflussi dalla sua gamma italiana è Eurizon Capital (-494 milioni*), che però ha un saldo netto positivo di 2,7 miliardi da inizio anno, il livello più altro tra gli operatori locali. E’ continuata invece la fase negativa di Aletti Gestielle, che da inizio anno ha subito riscatti netti per oltre 5 miliardi. In entrambi i casi, hanno pesato le fuoriuscite dai prodotti a scadenza.
Sul fronte opposto, Mediolanum è al primo posto per raccolta netta sui fondi italiani ad agosto, grazie soprattutto alle nuove sottoscrizioni di Mediolanum Flessibile Sviluppo Italia, che è conforme alla normativa sui Pir e ha rappresentato oltre il 50% dei flussi netti totali nel periodo considerato. Al secondo posto si colloca Arca, che ha beneficiato della popolarità di alcuni suoi fondi a cedola e del Pir, Arca Economia Reale Bilanciato Italia 30.
Infine, se consideriamo l’intera gamma di fondi delle società di gestione italiane, quindi anche quelli domiciliati in Lussemburgo e in Irlanda, abbiamo un quadro differente. Eurizon Capital* è prima per flussi netti, seguita da Mediolanum e Azimut.
I Pir cambiano marcia
Rispetto ai mesi scorsi, ad agosto si sono ridimensionati i flussi di investimento diretti a Pir. Questa tipologia di fondi, tuttavia, continua a catalizzare i capitali dei risparmiatori. Quattro dei dieci comparti con la più alta raccolta nel periodo considerato prevedono questa formula.
*Il dato di Eurizon Capital è stato successivamente ricalcolato da Morningstar e aggiornato a +52,4 milioni di euro per i fondi di diritto italiano e a +829,2 milioni per l'intera gamma (compresi quelli domiciliati all'estero).
Morningstar calcola i flussi netti stimati (Estimated net flow) come differenza tra patrimonio finale ed iniziale nel periodo considerato, dedotta la componente di mercato. L’universo comprende i fondi aperti, esclusi i fondi di fondi, i monetari, gli Etf e i feeder.
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