Utility europee sempre più serbatoio di buone occasioni di investimento dopo le promozioni dell’ultima settimana. Il debole andamento nel mese di settembre, nel quale il comparto ha realizzato una delle performance peggiori all’interno dell’universo azionario, ha stabilizzato il rapporto Prezzo/Fair value medio a 0,96, secondo più basso dietro quello delle stock del settore telecom, mentre gli upgrade di Electricite de France (EDF) e SSE hanno aumentato il numero di titoli con Rating Morningstar positivo.
Sale il fair value di EDF
EDF è attiva nel segmento dell’energia e opera a livello globale, anche se ricava dal mercato domestico oltre i due terzi dell’intero giro d’affari. Nel recente passato gli interventi governativi orientati ad aprire il settore a una maggiore concorrenza hanno danneggiato il business dell’azienda transalpina. Gli analisti, infatti, non riconoscono a EDF una posizione di vantaggio rispetto ai competitor, ma hanno recentemente aumentato il fair value del titolo da 8,9 euro a 12,5 euro a seguito al recente rialzo del prezzo dell’elettricità in Francia.
“In base alle nostre previsioni, riteniamo che il movimento all’insù registrato nel mese di agosto sia sostenibile nel tempo. Questo aumento delle tariffe permetterà all’azienda di far salire il reddito operativo a un tasso medio del 7% nei prossimi cinque anni, ma il mercato sconta il titolo del 15% rispetto al fair value (report aggiornato al 22 settembre 2017)”, dice Tancrede Fulop analista azionario di Morningstar.
Scivolone in Borsa per SSE
Discorso diverso vale invece per SSE. L’utility britannica, anch’essa attiva nel segmento dell’energia, ha guadagnato il rating di quattro stelle in seguito al -3,7% registrato nell’ultima ottava che ha fatto scivolare il suo rapporto Prezzo/Fair value a 0,87. Gli analisti riconoscono al gruppo una posizione di vantaggio all’interno del settore per via della quota importante di fatturato prodotta dal segmento soggetto a tariffe regolamentate dal Governo e del portafoglio diversificato di attività.
Le loro previsioni per i prossimi cinque anni indicano un progresso medio del fatturato del 5%, trainato dall’espansione del business delle rinnovabili, e un margine operativo stabilmente sopra il 4%.
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