Il value investing punta a investire su quelle azioni dalle quali il mercato non si aspetta una elevata crescita degli utili e per questo le valuta con multipli bassi. Gli studi accademici hanno dimostrato come i titoli value sovraperformino quelli growth su intervalli temporali di lungo periodo e ora, complice anche il debole andamento da inizio anno del segmento (come testimoniato dal -1,25% dell’indice Msci World Value in euro al 15 ottobre 2017), non mancano le occasioni di investire in società con buoni fondamentali scambiate a prezzi convenienti.
Le scelte tra le big company
Tra le Large-cap mondiali, le britanniche GlaxoSmithKline e Imperial Brands garantiscono un tasso di sconto del 20% rispetto al fair value. La casa farmaceutica GlaxoSmithKline può vantare un portafoglio marchi esteso e ben diversificato e una rete di distribuzione superiore a quella dei competitor. Questi le permettono di ricavare flussi di cassa elevati che reinveste in ricerca e sviluppo in modo da mantenere salda nel tempo la sua posizione di vantaggio competitivo all’interno del settore (Economic moat).
Gli analisti hanno fiducia nella capacità di Glaxo di fronteggiare la concorrenza dei generici, grazie alla produzione di farmaci di nuova generazione e si aspettano un forte contributo alla crescita da parte dei mercati emergenti.
Imperial Brands è il quarto produttore al mondo di tabacco e riesce a mantenere margini di profitto superiori alla media (Economic moat) grazie al valore dei suoi marchi, che gli consentono di applicare mark-up generosi ai prezzi di vendita, e a economie di scala elevate che gli garantiscono di ammortizzare i costi fissi di produzione. Nei prossimi anni, l’azienda sarà in grado di compensare la contrazione dei volumi di vendita con il rialzo dei prezzi. Questo avrà un effetto positivo anche sui margini profitto, ma sulla redditività del gruppo peserà l’incognita del futuro andamento delle valute dei paesi emergenti, nei quali è prodotto il 20% dell’Ebitda complessivo.
Soluzioni mid-cap
Tra le Mid-cap di valore troviamo le statunitensi L Brands e Campbell Soup. La prima, attiva nel settore dell’abbigliamento, riesce a battere la concorrenza grazie alla forza dei marchi Victoria's Secret e Bath & Body Works. Il valore di questi brand, insieme alle elevate economie di scala, permettono a L Brands di realizzare margini di profitto superiori alla media del settore. La crescita futura del gruppo sarà trainata dallo sviluppo dei mercati internazionali, in particolare della Cina, anche se preoccupa la decisione di continuare ad espandere la rete di negozi negli Usa, dove le preferenze dei consumatori sono sempre più a favore dello shopping online. Gli analisti si aspettano un progresso medio dei ricavi del 3% circa nei prossimi cinque anni e stimano un fair value pari a 69 dollari (report aggiornato al 18 agosto 2017). Il titolo ha ceduto oltre il 40% da inizio anno e ora è scambiato a un tasso di sconto del 40%.
Brand di valore ed elevate economie di scala sono anche le leve utilizzate da Campbell Soup per mantenere salda la leadership nel settore dei prodotti confezionati (come testimonia la quota del 60% nel mercato domestico delle zuppe). Campbell ha storicamente reinvestito una quota consistente del fatturato in ricerca e sviluppo, cosa che le ha permesso di mantenere intatto il valore del suo marchio, di esercitare un forte potere contrattuale nei confronti dei clienti (reti di supermercati) e generare flussi di cassa stabili in grado di finanziare la promozione dei suoi brand. La crescita del fatturato prodotta dall’ingresso in nuovi segmenti di mercato come quello del cibo biologico, dicono gli analisti, sarà limitata dalla crescente concorrenza nel settore, mentre l’espansione dei margini di profitto incontrerà l’ostacolo della necessità di investire nella ricerca e nel marketing.
I value nelle small-cap
Nel segmento Small-cap, Compass Minerals International rappresenta la migliore occasione di investimento tra i titoli value. Il gruppo americano produce sale e solfato di potassio e gode di una forte posizione di vantaggio in entrambi i segmenti di attività. Compass è proprietario della miniera di sale più grande al mondo e beneficia di un agevole accesso portuale che le permette di trasportare la sua merce a costi molto efficienti. Nel segmento dei fertilizzanti, invece, riesce a sfruttare la struttura oligopolistica del mercato del solfato di potassio e il favorevole posizionamento del suo centro estrattivo. Gli analisti si aspettano che la normalizzazione dei giorni di neve negli Stati Uniti possa ridare ossigeno al business del sale, mentre le recenti acquisizioni in Brasile le permetteranno di aumentare il peso del segmento dei fertilizzanti bilanciando in questo modo le sue fonti di reddito.
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