Svezia e Regno Unito sono al top della finanza in Europa. Il Barometro del mercato del Vecchio continente indica come il comparto abbia guadagnato oltre il 10% in Borsa e il rapporto Prezzo/Fair value attorno alla parità dimostra che gli operatori stanno valutando in maniera corretta le potenzialità del settore. Nonostante ciò continuano a esserci buone occasioni di investimento tra le aziende bancarie svedesi e del Regno Unito.
Le banche svedesi convincono per prezzo e rendimenti
Swedbank e Nordea comandano il mercato dei depositi bancari, insieme a Handelsbanken e SEB, raccogliendo complessivamente il 70% dei risparmi delle famiglie svedesi. Questa sorta di oligopolio garantisce alle due banche la possibilità di realizzare economie di scala molto elevate e di finanziare gli investimenti a costi molto bassi, mantenendo una redditività del capitale superiore alla media.
A favore dei due istituti di credito scandinavi gioca anche il contesto all’interno del quale operano. L’economia svedese gode di buona salute e il sistema bancario del paese è giudicato dalle autorità di vigilanza europee tra i più stabili e trasparenti. Condizioni che aiutano a macinare flussi di cassa elevati e in maniera stabile nel tempo.
Entrambe ricavano dal segmento retail la parte prevalente del proprio reddito operativo e l’investimento nella digitalizzazione dei servizi bancari contribuirà ad aumentare ulteriormente i margini di profitto. Gli analisti prevedono per i prossimi cinque anni una crescita media del fatturato attorno al 5% per le due banche e stimano un fair value pari a 232 SEK per Swedbank (report aggiornato al 24 ottobre 2017) e a 119 SEK per Nordea (report aggiornato al 26 ottobre 2017).
Lloyds è la scelta giusta tra le banche del Regno Unito
Nel Regno Unito la migliore occasione d’investimento è rappresentata da Lloyds. Riemersa dalle ceneri del fallimento, l’istituto britannico è stato in grado di dismettere molti asset lontani dal suo core business per tornare a essere focalizzata sul segmento retail. Un business poco rischioso e molto redditizio, anche in virtù della scarsa apertura del mercato domestico, molto simile ad un oligopolio.
Lloyds controlla il 20% del mercato del credito alle imprese (soprattutto di piccole e medie dimensioni) ed è la prima banca per prestiti alle famiglie, che rappresentano oltre il 60% delle sue concessioni. Questo forte posizionamento sul mercato interno le permette di ridurre il costo delle sue operazioni e di attrarre un elevato ammontare di depositi bancari. Due fattori che garantiscono al gruppo un livello di redditività superiore alla media dei competitor (Economic Moat).
Gli analisti prevedono nei prossimi cinque anni una forte espansione del margine operativo, dal 25% al 44% e stimano un fair value pari a 84 GBX (report aggiornato al 27 ottobre 2017).
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