Il valore dei consumer si nasconde nei segmenti nicchia. Il debole andamento in Borsa del settore beni di consumo ciclici ha ridotto ulteriormente il suo rapporto Prezzo/Fair value. Le occasioni di investimento sono aumentate, specie nelle piccole industrie come quella dell’advertising e del marketing.
Rapporto medio Prezzo/Fair value industria advertising
I titoli più scontati dal mercato
Interpublic Group (IPG) fa parte delle cinque società pubblicitarie più grandi al mondo insieme a WPP, Publicis, Omnicom e Dentsu. “IPG è passata da essere un operatore tradizionale a fornire soluzioni complete con servizi digitali, di public relations e di consulenza. Siamo convinti che l’azienda americana continui nella sua strategia di crescita a livello internazionale, specie nei mercati emergenti, al fine di riuscire a rispondere alle esigenze dei clienti che si aprono al mercato globale e che hanno bisogno di partner in grado di aiutarli nelle comprensione delle diverse culture e normative”, dice Ali Mogharabi analista azionario di Morningstar.
“La crescita delle aziende del settore è fortemente legata alla congiuntura, tuttavia ci aspettiamo che IPG continui a macinare una crescita media del fatturato del 2,2% nei prossimi cinque anni, anche per effetto di nuove acquisizioni. Questo, insieme alla grande attenzione per il controllo dei costi, permetterà una costante espansione del margine operativo”. Negli ultimi trenta giorni il titolo ha perso circa il 9% e ora è scambiato a un tasso di sconto del 25% rispetto al fair value di 25 dollari (report aggiornato al 24 ottobre 2017).
Omnicom è la seconda azienda del settore per fatturato. Gli analisti riconoscono al gruppo statunitense una posizione di vantaggio competitivo all’interno del comparto, maturata grazie al forte potere contrattuale nei confronti dei clienti. L’azienda può vantare alcune delle agenzie pubblicitarie più famose al mondo, come BBDO and DDB, e una grossa mole di dati relativi alle scelte dei consumatori in vari segmenti.
“Il management ha dimostrato grossa esperienza nel saper gestire la società nelle sue diverse fasi di vita riuscendo a conseguire sempre buoni risultati. Il settore dell’advertising è molto concentrato e siamo convinti che nei prossimi anni continueremo ad assistere a nuove acquisizioni di piccoli player da parte delle big come Omnicom che invece hanno bisogno di espandersi geograficamente”, aggiunge Mogharabi. “Le nostre previsioni indicano una crescita media dei ricavi del 3% nei prossimi cinque anni, trainata in gran parte dalla favorevole congiuntura economica, e un margine operativo stabile attorno al 13%. Il titolo ha pagato nell’ultimo mese la cattiva intonazione del settore cedendo quasi il 9% e ora è scambiato a un rapporto Prezzo/Fair value di 0,82 (report aggiornato al 24 ottobre 2017).
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