Gli energetici acquistano rating grazie alla Borsa. Il tonfo di Laredo Petroleum e Peyto Exploration & Development, complici anche le debolezze del dollaro e del settore nel suo complesso, ha fatto scendere il rapporto Prezzo/Fair value dei due titoli rispettivamente a 0,76 e 0,81 producendo per entrambi l’upgrade nel Morningstar rating da tre a quattro stelle.
Crescita in doppia cifra per Laredo
Laredo Pretroleum ha ceduto circa il 10% nell’ultima ottava (in dollari al 17 novembre 2017), ma gli analisti hanno confermato il fair value del titolo a 13 dollari (report aggiornato al 9 novembre 2017). “Il gruppo statunitense, operante nel segmento upstrem, ha i suoi centri di estrazione in aree non particolarmente ricche di petrolio. Questo ha penalizzato i rendimenti nei primi anni di attività ma grazie alla contiguità dei sui pozzi riesce a sfruttare, grazie alle nuove tecnologie, i suoi giacimenti al massimo delle loro possibilità e a produrre a costi più bassi rispetto a quelli dei competitor”, dice Dave Meats di Morningstar.
“In base alle stime di lungo periodo relative al prezzo del petrolio e del gas naturale le nostre previsioni per i prossimi cinque anni indicano un progresso medio dei ricavi del 16% e un’espansione del margine operativo di circa 200 punti base”.
Gli analisti danno fiducia a Peyto
La perdita realizzata in Borsa nell’ultima settimana da Peyto Exploration & Development ha superato il 12% (in dollari canadesi) ma non è servita a far cambiare l’opinione degli analisti sulla compagnia energetica nordamericana. “Peyto gode di una forte posizione di vantaggio all’interno del settore per via della qualità dei suoi asset e dei bassi costi di produzione. La società ha concentrato i suoi centri di produzione di gas naturale nel bacino canadese di Alberta e la sua grande conoscenza del territorio le ha permesso di valutare nel modo migliore le attività acquistate. Questo si è tradotto negli anni in alti rendimenti del capitale investito”, dice Joe Gemino di Morningstar.
“Peyto è molto bene integrata verticalmente. E’ proprietaria di un gasdotto attraverso il quale distribuisce gran parte della materia prima estratta e questo contribuisce a comprimere ulteriormente i costi operativi” (report aggiornato al 13 novembre 2017).
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