Ottobre rimescola le carte nell’industria europea degli investimenti. Protagonisti, questa volta in positivo sono i fondi alternativi, che lo scorso mese avevano frenato i flussi. Secondo l’ultimo Morningstar asset flow report, hanno raccolto 4,2 miliardi di euro contro i “magri” 104 milioni di settembre.
Tra gli investitori è tornata la voglia di prodotti Multistrategy e Long/short debt, che adottano approcci simili a quelli degli hedge fund, ma con i vincoli previsti dalla normativa Ucits sui fondi comuni (per saperne di più, clicca qui).
Strategie attive in primo piano
Aumentano anche le sottoscrizioni nette di fondi azionari, che sfiorano ad ottobre i 13 miliardi. Come già accaduto nel mese di settembre, il risultato è attribuibile soprattutto alle gestioni attive, che con un +12,5 miliardi hanno messo a segno la migliore raccolta mensile degli ultimi quattro anni (il report non include gli Exchange traded fund). Per contro, gli obbligazionari registrano i flussi netti più bassi degli ultimi dieci mesi, nonostante rimangano la tipologia che ottiene di più in Europa (+18,1 miliardi).
Nel complesso, i fondi a lungo termine hanno ricevuto ad ottobre sottoscrizioni nette pari a 45,6 miliardi, contro i 38,3 di settembre. Altri 18,4 miliardi sono andati nei comparti monetari, prevalentemente francesi e lussemburghesi.
Chi fa la differenza
Come accade ormai da mesi, il fondo Pimco Gis Income è stato protagonista della quasi totalità (90%) della raccolta della categoria degli Obbligazionari flessibili globali, che è stata la migliore ad ottobre. Al secondo posto si sono collocati gli Azionari internazionali large cap blend, seguiti dai prodotti specializzati sul debito emergente.
Tra gli alternativi Multistrategy, che nel complesso hanno raccolto 1,5 miliardi, i flussi si sono diretti soprattutto verso AQR, Aviva e BlackRock, mentre Standard Life global absolute return strategies, il più grande comparto della categoria, ha continuato a subire riscatti netti.
Fuori dagli azionari Svizzera e Spagna
Nella categoria degli Obbligazionari diversificati euro, il fondo più penalizzato dai deflussi è stato Pioneer Euro aggregate bond, che è nella gamma di Amundi a seguito dell’integrazione di Pioneer Investments nel luglio scorso. Tra i prodotti più colpiti dalle vendite, ci sono anche quelli Azionari Svizzera large cap, che hanno registrato il peggior risultato degli ultimi sette mesi. In particolare, i riscatti hanno penalizzato UBS e, in misura minore, Credit Suisse. Segno meno anche per l’equity spagnolo, probabilmente a causa dell’instabilità politica seguita al referendum per l’indipendenza in Catalogna.
Chi sale e chi scende
Per quanto riguarda le società di gestione, non ci sono grandi cambiamenti nei vertici della classifica rispetto a settembre. Pimco si conferma prima, seguita da BlackRock. L’unica italiana nei primi dieci è Eurizon, grazie in particolare alla popolarità dei suoi fondi bilanciati, a scadenza e non. Da segnalare il comparto Eurizon Top Selection dicembre 2022, per cui Morningstar stima una raccolta netta di quasi 1,3 miliardi in trenta giorni.
Sul fronte opposto, i deflussi hanno colpito Standard Life un po’ su tutta la gamma, Carmignac, che ha registrato il peggior risultato da maggio 2014, e KBC, soprattutto i suoi prodotti azionari e obbligazionari.
Nessun Pir nella top 10
Restringendo il raggio di osservazione ai soli fondi di diritto italiano, i flussi continuano a dirigersi sugli obbligazionari e bilanciati a scadenza. Nessun Pir (Piano individuali di risparmio) rientra tra i primi dieci comparti per raccolta mensile. In ogni caso, Mediolanum Flessibile Sviluppo Italia è ancora una volta il più popolare. Da inizio anno, Morningstar stima che siano entrati poco meno di 1,5 miliardi netti. Seguono Pioneer Risparmio Italia e Anima crescita Italia.
Morningstar calcola i flussi netti stimati (Estimated net flow) come differenza tra patrimonio finale ed iniziale nel periodo considerato, dedotta la componente di mercato. L’universo comprende i fondi aperti, esclusi i fondi di fondi, i monetari, gli Etf e i feeder.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.