Industriali e servizi finanziari in Europa; ancora financial service, ma beni di consumo ciclici negli Stati Uniti. E’ questa la fotografia relativa agli andamenti dei settori migliori (e peggiori) dell’ultimo anno (fino al 31 ottobre 2017) all’interno degli indici Morningstar dedicati ai titoli con l’Economic moat più ampio nelle due macro regioni. Lo studio della performance attribution è stato realizzato con la piattaforma di analisi Direct.
Il paniere Morningstar DM Europe Moat Focus PR (in euro) in 12 mesi ha guadagnato quasi l'11%.
Indice Morningstar Moat Europe
Dati in euro aggiornati al 27/11/2017
Fonte: Morningstar Direct
Quello dedicato agli Stati Uniti, nello stesso periodo ha segnato (in dollari) + 16,3%.
Indice Morningstar Moat Usa
Dati in dollari aggiornati al 27/11/2017
Fonte: Morningstar Direct
Per quanto riguarda il Vecchio continente, il paniere di riferimento ha potuto contare anche sulla spinta arrivata dall’healthcare e dai beni di consumo (sia ciclici che difensivi). Dall’altra parte dell’Atlantico una mano in più l’hanno data i tecnologici e gli industriali.
“I dati macroeconomici positivi arrivano un po’da tutte le regioni e da tutti gli indicatori”, spiega Mark Preskett, Portfolio manager di Morningstar Investment Management. “La crescita economica e i risultati si stanno rinforzando, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti. Nel frattempo i profitti aziendali migliorano e la disoccupazione tende al ribasso”.
Difensivi giù
La situazione di ottimismo è evidenziata dalla fase di debolezza che stanno registrando i settori più tipicamente da protezione: in Europa le utility e telecomunicazioni mentre, negli Stati Uniti, i beni di consumo difensivi.
Andando nel dettaglio dei singoli titoli, l’Europa ha potuto contare sul peso e sulla performance nel benchmark di titoli come Safran e Airbus.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti il traino è stato dato da Polaris Industries e Guidewire Software.
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