Fidelity Asia Pacific opportunities entra nell’universo coperto dalla ricerca qualitativa di Morningstar, ottenendo un rating Bronze (report di Mark Laidlaw del 17 novembre 2017). Il suo punto di forza, secondo gli analisti, è la competenza del gestore Anthony Srom, responsabile della versione lussemburghese del fondo dal 2014. Da undici anni in Fidelity, il manager ha seguito il classico percorso di carriera, iniziando come analista.
Per entrare in portafoglio, un’azienda deve rispondere almeno a due dei seguenti tre criteri: buoni fondamentali, sentiment di mercato (cosa ne pensano gli altri operatori?) e valutazioni attraenti. Inoltre, il gestore richiede che il ritorno atteso per gli azionisti sia almeno del 10% annuo. Il risultato è una concentrazione in 25-30 nomi, completamente svincolati dal benchmark, tanto è vero che mancano i titoli tecnologici più pesanti in esso come Samsung Electronic, Tencent e Alibaba. Questo può determinare periodi di sotto-performance, ma il track record è positivo rispetto sia all’indice Msci Asia-Pacific ex Japan, sia alla categoria. Unico neo sono i costi, superiori alla mediana.
Leggi il report redatto da Mark Laidlaw il 17 novembre 2017.
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