Tecnologici costosi dopo il rally dei big del segmento online. Ma, dicono gli analisti di Morningstsar, è ancora possibile trovare buone occasioni di investimento. Nonostante gli exploit dei cosiddetti FANG (Facebook, Amazon, Netflix, Google) sui listini americani e dei BAT (Baidu, Alibaba e Tencent) sulle Borse cinesi abbiano contribuito ad alzare il rapporto Prezzo/Fair value medio del settore tecnologia a 1,08 è ancora possibile guardare con interesse al comparto, a patto di fare molta attenzione nello stock picking.
Guidewire scontata del 23%
Nel segmento software Guidewire (GWRE) offre un tasso di sconto del 23% sul fair value di 95 dollari (report aggiornato al 30 novembre) e un’elevata redditività del capitale, come testimoniato da un Economic moat ampio. Il gruppo statunitense è riuscito a costruirsi una posizione di vantaggio competitivo grazie alla stretta relazione con la clientela: produce software che aiutano le compagnie assicurative nella gestione dei reclami e dell’intero ciclo di vita delle polizze e questo le garantisce un forte potere contrattuale. “Gli studi di mercato mostrano che le società finanziarie aumenteranno i loro investimenti per migliorare l’efficienza operativa. Questo si tradurrà in un incremento della spesa in applicativi gestionali dagli attuali otto miliardi di dollari a 11 miliardi nel 2020”, dice Rodney Nelson analista azionario di Morningstar.
“Guidewire ha diversi canali di crescita: non solo attraverso l’acquisizione di nuovi clienti, ma anche per mezzo dell’upselling di nuovi prodotti e servizi alle aziende con le quali è già in rapporti commerciali. Nei prossimi cinque anni prevediamo un progresso medio dei ricavi del 14% e un miglioramento del margine operativo dall’attuale 5% al 18% nel 2022”.
Criteo leader nell'online media
Criteo è un’azienda francese attiva nel settore dell’online media. Gli analisti riconoscono al gruppo una posizione di vantaggio competitivo per effetto del suo redditizio business di intermediazione tra domanda e offerta all’interno del mercato pubblicitario digitale. Criteo, infatti, compra spazi pubblicitari su vari siti e app e li vende alle società che hanno necessità di promuovere i propri prodotti.
I suoi algoritmi e il suo database le permettono di fare campagne pubblicitarie molto mirate. I suoi clienti sono disposti a pagare prezzi più alti, perché sicuri di avere rendimenti elevati dai loro investimenti pubblicitari, e i fornitori di spazi pubblicitari lo ritengono un interlocutore privilegiato perché sanno che Criteo è in grado di acquistare a prezzi più alti mantenendo margini di profitto superiori alla media.
Le previsioni per i prossimi cinque anni indicano una crescita media del 15%, trainata dal macrotrend degli investimenti pubblicitari nel segmento online e dalla maggior presenza sui mercati di Cina e India e un miglioramento del margine operativo dall’attuale 6% al 10%. Al momento il titolo è scambiato attorno ai 32 dollari (per il titolo negoziato a New York), a un tasso di sconto del 37% rispetto al fair value di 51 dollari (report aggiornato all’uno novembre 2017).
Rapporto medio Prezzo/Fair value settore tecnologia
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