Le utility americane restano care. Il loro rapporto Prezzo/Fair value si mantiene sopra la parità anche grazie al +1% realizzato in Borsa nell’ultimo mese, ma FirstEnergy (FE) e PPL hanno guadagnato rating Morningstar nell’ultima ottava salendo a quattro stelle.
Rapporto Prezzo/Fair value medio settore utility ultimi 30 giorni
Nel caso di FE la promozione è arrivata in seguito alla decisione degli analisti di alzare il fair value da 35 a 40 dollari (report aggiornato al 7 dicembre). “Il gruppo americano ha annunciato da più di un anno la separazione da FirstEnergy Solutions (FES, segmento a cui fanno capo le attività non soggette a regolamentazione delle autorità) e pensiamo che ciò si realizzi finalmente nel 2018”, dice Charles Fishman di Morningstar.
“FES è destinata alla bancarotta ed è per questo che gli investitori scontano i danni che il suo fallimento potrebbe avere sul titolo della capogruppo. In base alle nostre stime, invece, anche se FE si facesse carico dei 3 miliardi di dollari di debito della sussidiaria la nostra stima del fair value diminuirebbe di appena 2 dollari, rimanendo comunque a sconto rispetto alle attuali quotazioni di mercato”.
Investitori troppo timorosi su PPL
Nel caso di PPL l’upgrade è frutto del negativo andamento in Borsa. La performance dell’ultima ottava (-3,8% in USD), infatti, ha appesantito il bilancio degli ultimi tre mesi (-12,09% in USD) riducendo il rapporto Prezzo/Fair value a 0,88. “A nostro avviso il mercato sta reagendo in maniera eccessiva ai timori legati al business nel Regno Unito e agli ultimi numeri riportati nella trimestrale”, dice Andrew Bischof di Morningstar.
“Nel primo caso i problemi sono rappresentati dall’alta volatilità dei tassi di cambio e dall’incertezza legata alla revisione della regolamentazione del settore, ma a nostro avviso il gruppo ha preso le contromisure necessarie per coprirsi dal rischio valuta e la nuova normativa non dovrebbe impattare le utility che sono unicamente dei distributori di energia, come PPL. Per quanto riguarda i dati della trimestrale, riteniamo che, nonostante i numeri siano stati inferiori alle attese, le previsioni del management che indicano un utile per azione di fine esercizio tra i 2,05 e il 2,25 dollari (in aumento rispetto a quelle comunicate in precedenza) siano attendibili e dunque confermiamo la nostra stima del fair value a 39 dollari” (report aggiornato all’1 novembre 2017).
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