Ecco tutti i fondi che nel 2017 hanno guadagnato un Analyst rating positivo. Accanto a ogni prodotto, c’è il nome dell’analista, la data del report e il giudizio che può essere una nuova copertura di un fondo che ancora non l’aveva o il passaggio da un rating negativo a uno positivo. Per ogni strumento c’è un link per accedere all’analisi completa.
Artisan Global Value A USD Acc, Peter Brunt, 20 settembre 2017 (Silver). Il team di gestione guida un portafoglio che dimostra convinzione e offre protezione dalle fasi di ribasso dei mercati. La squadra costruisce il portafoglio di 30-50 titoli, facendo poca attenzione alla composizione del benchmark. Può senza problemi evitare intere regioni e settori se non si trovano idee di investimento interessanti. Nel 2008 i gestori sono rimasti lontani dal settore finanziario perché avevano delle preoccupazioni legate ai bilanci. Negli ultimi anni il portafoglio ha mostrato uno sbilanciamento verso le giant cap. Questo però è accaduto perché in quel segmento hanno trovato idee di interessanti e non per una particolare predilezione per il settore. I gestori, anche in ossequio al mandato, investono nei mercati emergenti, anche se l’esposizione non può superare il 30% degli attivi.
AXAWF Global High Yield Bds F Dis EUR H Carlos Lucar, 1 marzo 2017 (Silver). Il fondo utilizza un approccio buy and hold che punta ad aggiungere valore incassando la cedola piuttosto che sfruttare la salita dei prezzi dei bond. Per questa ragione, i gestori preferiscono investire su obbligazioni con basso rating tenendole fino alla scadenza. La selezione degli emittenti viene fatta con l’analisi bottom up. Il processo si basa su una ricerca fondamentale su società con situazione debitoria in miglioramento e che abbiano un business model solido e flussi di cassa prevedibili. Il portafoglio a volte detiene bond a breve scadenza per mitigare la volatilità data dagli emittenti ad alto rischio. (qui l’analisi)
BGF Emerging Markets Bond E2 Niels Faassen, 5 ottobre 2017 da Neutral a Bronze. Il processo combina la sensibilità all’ambiente a livello globale con un’approfondita analisi dei singoli paesi. Il gestore ha sviluppato il processo a BNP Paribas nel 2009. Gli specialisti dei diversi settori fanno ricerhe sui sigoli stati e sugli emittenti per identificare e sfruttare i temi di investimento a livello locale e globale. Nella costruzione del portafoglio tutto questo viene sviluppato con un’allocazione strategica basata sulle attese del team di gestione riguardo al comportamento del mercato e agli sviluppi nei singoli paesi. (Analisi qui)
BGF Fixed Income Global Opps D2, Asis Dash, 1 febbraio 2017 (Silver). Il fondo diversifica i rischi fra diversi settori, regioni ed emittenti facendo tante piccole scommesse piuttosto che poche e consistenti. Il team di quattro persone guidato da Rick Rieder ha usato la flessibilità del fondo per sfruttare le diverse situazioni di mercato incluse le fasi di forza e di debolezza del reddito fisso e i momenti di salita e discesa dei tassi di interesse. Secondo gli analisti, in una categoria dove i manager sono abituati a prendere dei rischi l’approccio disciplinato del team si fa notare. Un altro elemento interessante sono i costi al di sotto della media. (Analisi qui)
BGF Global Corporate Bond E2 EUR H Carlos Lucar 13 aprile 2017 (Bronze). Il team impiega un approccio di relative value con l’obbiettivo di superare il benchmark (Barclays Global Aggregate Corporate Index USD-hedge) di almeno 100 punti base all’anno (al lordo delle fee). Il risultato deve essere ottenuto con la rotazione settoriale, la selezione dei titoli e i movimenti sulla curva dei rendimenti e incorporando altri elementi come la gestione della duration, la selezione dei paesi e l’andamento delle valute. (Analisi qui).
BNY Mellon Glbl Rl Ret (EUR) A Acc, Randal Goldsmith 11 settembre 2017 (Bronze). Il gestore può muoversi sui mercati con flessibilità. Il portafoglio è diviso fra titoli che cercano il rendimento (principalmente azioni) e strumenti che danno stabilità (bond e cash). Vengo anche utilizzati derivati (principalmente opzioni) per limitare le discese. Per decidere l’asset allocation il gestore utilizza gli analisti specializzati sui singoli temi della società. (Analisi qui)
Capital Group Inv Co of Amer(LUX) Z Mathieu Caquineau 14 luglio 2017 (Silver). Otto manager gestiscono parti differenti del portafoglio cercando le azioni di società blu chip che pagano dividendo e che possono aumentare la cedola più velocemente dei concorrenti. I gestori possono anche scegliere aziende che non staccano dividendo purché diano un rendimento in linea con quello dell’indice S&P500. Il 15% degli asset può essere investito all’estero. (Analisi qui)
Capital Group Japan Equity (LUX) T Peter Brunt, 5 dicembre 2017 (Bronze). Il fondo ha un approccio consolidato nel tempo che si basa sulle risorse analitiche della società. L’obiettivo è di superare l’indice Topix nel lungo periodo con un approccio multimanager che tende a mitigare lo sbilanciamento verso un determinato stile e assicurare che la selezione dei titoli dia rendimento. Il portafoglio è diviso in quattro sezioni. Tre sono guidate da gestori, mentre una è affidata agli analisti. (Analisi qui)
Capital Group New Pers(LUX) Z Mathieu Caquineau 13 dicembre 2017 (Gold). Dal 1973, quando la strategia è stata lanciata negli Usa, il fondo cerca di beneficiare dei cambiamenti di trend registrati a livello globale. All’inizio l’universo investibile era formato dai titoli presenti nell’MSCI World Index. Col passare del tempo il portafoglio ha cambiato fisionomia prendendo in cosiderazione anche le opportunità presenti nei mercati emergenti e ha inziato a seguire il paniere MSCI ACWI Index. Il gestore oggi può investire in società dislocate in parte del mondo a patto che registrino almeno il 25% delle revenue fuori dai confini domestici e abbiano una capitalizzazione di mercato di almeno 5 miliardi di dollari. (Analisi qui)
Capital Group New World (LUX) Z, Mathieu Caquineau, 7 giugno 2017 (Gold). Gli investimenti non sono dedicati esclusivamente ad azioni di mercati in via di sviluppo, ma possono spesso consistere per almeno un terzo del patrimonio in azioni di mercati sviluppati e un decimo in debito di mercati emergenti. In questo modo risulta essere molto meno volatile rispetto ai fondi omologhi, senza tuttavia sacrificare troppo potenziale di rialzo. Un approccio di investimento incentrato sui ricavi significa che i risultati del fondo dipendono essenzialmente dai mercati emergenti. Pur riconoscendo che queste aree stanno crescendo più rapidamente di quelle sviluppate, il team ritiene che le società nei paesi in via di sviluppo non offrano necessariamente le migliori opportunità per capitalizzare questo trend. In certi casi, l’investimento in società dei mercati sviluppati che devono derivare almeno il 20% dei loro ricavi o utili dai mercati emergenti potrebbero offrire migliori opportunità. (Analisi qui)
Carmignac Pf Patrimoine A EUR Acc Mara Dobrescu 4 dicembre 2017 (Bronze). L’unico vero limite alla strategia è che almeno il 50% debba essere in bond o in cash. L’esposizione alle azioni internazionali varia dallo 0% al 50% e replica la selezione di titoli della strategia Carmignac Investissement. Fedele allo stile della casa di investimento la selezione delle azioni e dei bond ha una forte connotazione top down. Basandosi sui fondamentali macro, questo approccio identifica temi di medio periodo dai quali Edouard Carmignac seleziona la parte equity. Nella parte obbligazionaria la scelta è nelle mani di Rose Ouahba. (Analisi qui)
Carmignac Pf Sécurité A EUR Acc, Mara Dobrescu 31 marzo 2017 (Bronze). Il gestore ha un grande grado di libertà nello stabilire la duration del fondo e può scegliere di allocare fra i corporate e i governativi dell’eurozona e dei mercati emergenti (e un limite del 10% per i governativi più speculativi). Dalla fine del 2014 l’universo di investimento è stato allargato per comprendere fino al 10% di prodotti strutturati e all’8% di convertibili high yield. Dalla fine del 2015 il fondo può avere fino al 20% di esposizione a debito denominato in divisa diversa dall’euro di cui il 10% può essere unhedged. (Analisi qui).
Dimensional Emerging Mkts Val B EUR, Monika Dutt 7 dicembre 2017 (Bronze). Il fondo offre una esposizione efficiente dal punto di vista dei costi ad azioni storicamente associate a rendimenti attesi alti e diversifica i rischi dal punto di vista geografico e aziendale. Il forte orientamento value può creare concentrazioni a livello settoriale e una sbilanciamento verso titoli rischiosi. Per identificare le azioni più covenienti si usa il sistema del valore di libro rispetto al prezzo di mercato per trovare le società meno care nei 19 mercati emergenti. Le capitalizzazioni di mercato sono diverse e arrivano fino a un minimo di 50 milioni di dollari. Vengono esclusi i nomi meno profittevoli fra le small cap. Nelle large cap viene dato un sovrappeso a quelle con le valutazioni più basse. (Analisi qui)
Dimensional Global Small Coms EUR Acc, Dimitar Boyadzhiev 4 dicembre 2017 (Silver). Il fondo è orientato verso le dimensioni, il valore e la profittabilità. Questo approccio si basa su ricerche accademiche che dimostrano come queste caratteristiche di solito siano associate ad alti rendimenti. Il portafoglio copre il 99% delle small e micro cap quotate in 23 paesi sviluppati. Le società che non hanno queste caratteristiche vengono sottopesate o escluse. (Analisi qui)
Dimensional US Sm Company B EUR, Monika Dutt 16 giugno 2017 (Gold). Il fondo si concentra sulle azioni che rappresentano il 10% più piccolo delle società Usa per capitalizzazione di mercato e studia società che valgano meno di 10 milioni di dollari. Il secondo passo è quello di eliminare le aziende meno profittevoli e con i prezzi più alti. La capitalizzazione media è inferiore a quella della categoria Morningstar US Small-Cap Equity. (Analisi qui)
Fidelity Asia Pacific Opps A-Acc-EUR, Mark Laidlaw 17 novembre 2017 (Bronze). Secondo il gestore i tre fattori fondamentali da prendere in considerazione per la costruzione del portafoglio sono i fondamentali, il sentiment del mercato e le valutazioni. Quando studia i fondamentali, il manager prende in considerazione la forza finanziaria, la struttura del settore, l’esperienza e la qualità del management. Viene anlizzato anche cosa pensa il mercato della società in questione. Il titolo viene abbandonato se il gestore nota che la sua opinione e quella del mercato sono allineate. (Analisi qui)
Fidelity European Growth A-Dis-EUR, Mathieu Caquineau, 3 novembre 2017 (da Neutral a Bronze), La strategia consiste nell’investimento in società con valutazioni interessanti. Il gestore utilizza un sistema quantitativo proprietario per generare le idee, anche se le decisioni vengono prese su base qualitativa. La qualità viene definita come quella di società che hanno alti rendimenti del capitale e forti flussi di cassa per un intero ciclo di mercato. Per quanto riguarda i prezzi, il manager determina un range considerando i multipli di mercato in un intero ciclo, ma anche i margini, i rendimenti e la crescita. Utilizza parametri come la storia, l’andamento di società simili e i fondamentali. Viene considerato anche il momentum per decidere le dimensioni della posizione. (Analisi qui)
Fidelity Global Dividend A-QInc(G)-EUR, Jeffrey Schumacher , 28 luglio 2017 (Bronze). Il gestore genera le idee di investimento selezionando le società che abbiano utili di qualità e valutazioni interessanti. Il secondo passo è quello di studiare i report annuali e i bilanci per capirne di più sul business model, sull’allocazione del capitale e i flussi di cassa. Un approccio bottom up viene impiegato per identificare le aziende con un buon rendimento, utili in crescita e una potenziale crescita del capitale. (Analisi qui)
Fidelity Greater China A-Dis-USD, Germaine Share, 9 novembre 2017 (da Neutral a Bronze). Il gestore utilizza un processo bottom up che si concentra su azioni growth con utili per azione, crescita, Roe e flussi di cassa superiori a quelli dell’indice Msci Golden Dragon. Il manager pone particolare attenzione all’abilità di generare cash e, per questo elemento, è disposto a pagare un premio. Ha un active share di circa il 50% rispetto all’indice. Il gestore guida un portafoglio di circa 100-130 nomi, la metà dei quali sono piccole posizioni che fanno da incubatore per investimenti futuri o sono small cap. (Analisi qui)
JPM Emerging Europe Equity A (dist) EUR, Lena Tsymbaluk, 4 gennaio 2017 (Bronze). Il portafoglio è costruito utilizzando criteri qualitativi e quantitativi, selezionando le società fra quelle che formano l’indice Msci Emerging Market Europe. Il gestore lavora insieme al team di analisti sui mercati emergenti. Il primo passo è quello di valutare il potenziale di rendimento dell’azione. Poi si studiano le prospettive di crescita della società e del settore, le capacità del management, la struttura del capitale e il vantaggio competitivo. L’obiettivo è di trovare società che dipendano poco da rischi esterni come il movimento delle valute o del prezzo del petrolio. (Analisi qui)
JPM US Select Equity A (acc) USD, Jeffrey Schumaker, 1 maggio 2017 (Silver). Questo fondo unisce una squadra forte, un processo di investimento convincente e costi al di sotto della media. La strategia sta andando incontro a un cambio di guida ma la fase di transizione è stata ben studiata e gli investitori hanno buone ragioni per non preoccuparsi. I manager gestiscono circa il 75% del patrimonio del fondo, basandosi sulla ricerca azionaria di JPMorgan che utilizza un modello di discount cash flow proprietario della societa. Il restante 25% è direttamente gestito dalla squadra degli analisti. L’esposizione settoriale non si discosta molto da quella dell’indice S&P500 (raramente si sposta di oltre i 2% rispetto al benchmark). Questo porta comunque a un portafoglio ben diversificato di circa 150 società. (Analisi qui)
JPM US Value A (dist) USD, Thomas Lancereau 18 gennaio 2017 (Bronze). Il portafoiglio è formato da società che lavorano in settori dove ci sono alte barriere all’entrata, bassa ciclicità e in cui il management si concentra sul valore. Il gestore unisce l’analisi fondamentale con quella quantitativa alla ricerca di flussi di cassa e utili costanti. Per le valutazioni prende in considerazione diversi sistemi di misurazione. Investe anche opportunisticamente dove vede basse valutazioni ma i fondamentali non sono perfetti, ma solo se pensa che questi ultimi possano migliorare. (Analisi qui)
Kempen (Lux) Euro Credit Plus I, Niels Faassen, 16 giugno 2017 (Silver). Il gestore applica un processo di investimento disciplinato teso ad aggiungere valore attraverso piccole posizioni diversificate e con un investimento minimo per limitare i rischi. Il fondo è chiaramente concentrato sul controllo del rischio attraverso la diversificazione. Ad esempio, fra le posizioni in sovrappeso ci sono emittenti telecom e assicurativi con un merito di credito alto. Il fondo può investire fino al 25% degli attivi in high yield, ma il gestore preferisce stare attorno al 4%. Questo processo ha permesso nel tempo al fondo di battere i suoi concorrenti attivi e passivi e di tenere sotto controllo i rischi. (Analisi qui)
Loomis Sayles US Core Plus Bd R/A USD 1 dicembre 2017 (Silver). I gestori utilizzano un approccio top down per determinare i pesi a livello settoriale, il posizionamento sulla curva dei rendimenti e la duration. Può allocare il 20% del portafoglio in high yield e fino al 10% in titoli non denominati in dollari. Il manager prima studia la situazione del ciclo (espansione, decrescita eccetera) quindi decide le diverse posizioni. (Analisi qui)
Lord Abbett High Yield I € Acc, Niels Faassen, 14 dicembre 2017 (Bronze). Le previsioni economiche e l’analisi delle condizioni del credito aiutano il gestore a decidere quali settori evitare o quali sovrappesare prima di scegliere le emissioni high yield più interessanti. Almeno l’80% del portafoglio è in junk bond e il restante 20% si può muovere sul altri asset. A differenza della versione americana, lo strumento domiciliato in Irlanda non ha praticamente equity. (Analisi qui)
M&G European Strategic Value Euro C Acc, Mathieu Caquineau 23 marzo 2017 (Bronze). Il gestore segue una strategia value per andare a caccia di società con una capitalizzazione di mercato superiore ai 250 milioni di euro. Il proscesso è chiaro e replicabile. Inizia con uno screening quantitativo che ordina le azioni in base al rapporto price/book. E’ un sistema semplice ma vengono fatti aggiustamenti in base alla ricerca e agli sviluppi di mercato e vengono tenuti in considerazione anche elementi che non si trovano nei bilanci. L’analisi fondamentale serve per eliminare i titoli che hanno un basso prezzo per buone ragioni e che difficilmente potrebbero invertire rotta. (Analisi qui)
Muzinich Global Tact Crdt HEUR Acc A, Carlos Lucar, 23 gennaio 2017 (Bronze). L’universo di investimento è formato da titoli investment grade e high yield. Il manager utilizza anche derivati principalmente per coprire l’esposizione al credito e gestire la duration che deve rimanere fra zero e cinque anni. Il gestore utilizza settimanalmente le indicazioni del gruppo di asset allocation per formulare le analisi top down. (Analisi qui)
NN (L) Euro Fixed Income X Cap EUR, Niels Faassen 12 ottobre 2017 (Bronze). Il fondo investe solamente in bond investment grade, principalmente denominati in euro. Il portafoglio consite in titoli governativi e corporate ma anche ABS. Il processo è una combinazione di approcci top down e bottom up con una prevalenza del secondo elemento. Il gestore ha un budget per prendere posizioni attive per la diversificazione. (Analisi qui)
Parvest Equity Russia C C, Ronald van Genderen, 15 novembre 2017 (da Neutral Bronze). Con l’aiuto di un filtro iniziale che tiene in consderazione fattori come la capitalizzazione di mercato, la liquidità e il debito l’universo di investimnento è ridotto a circa 70 nomi. Vengono utilizzate fonti interne ed esterne per prevedere i flussi di cassa e determinare la corretta valutazione. Gli analisti fanno stime dettagliate sui prezzi e le loro evoluzioni. Questi risultati formano una pagella delle società prese in considerazione. I gestori fanno poi discussioni approfondite con il management delle società. (Analisi qui)
Pictet-Asian Local Ccy Debt R USD, Don Yew, 10 ottobre 2017 (da Neutral a Bronze). Il processo di investimento combina l’analisi top down della situazione macro con quella bottom up del paese e considera i tassi e le valute come fonti primarie di alpha. Un elemento caratteristico del fondo è il processo decisionale decentrato. Ogni posizione viene presa in considerazione da due gestori. Un titolo visto positivamente da entrambi viene sovrappesato rispetto a un altro dove uno dei gestori è positivo e l’altro è neutrale. Se i manager hanno idee opposte il nome viene cancellato. (Analisi qui)
PIMCO GIS Diversified Inc E Inc USD, Mara Dobrescu (Silver). Il fondo utilizza tre indici con lo stesso peso: Barclays Global Aggregate Credit Component ex Emerging Markets USD Hedged, BofA Merrill Lynch Global High Yield BB-B Rated Constrained Developed Markets Index USD Hedged e JPMorgan EMBI Global USD Hedged indexes. Questo porta a un portafoglio investito in una combinazione di coporate investment grade, high yield e debito aziendale e governativo dei paesi emergenti. I team di gestione poi studia le indicazioni macro del comitato investimenti di Pimco. (Analisi qui)
PIMCO GIS Euro Income Bd E EUR Acc, Mara Dobrescu 26 giugno 2017 (da Neutral a Bronze). Il fondo investe almeno i due terzi del suoi asset in debito denominato in euro e il resto in bond globali (con una copertura in euro). Il risultato è un portafglio investito in carta high yield e investment grade, corporate, cartolarizzazioni e debito sovrano dei paesi emergenti. (Analisi qui)
PIMCO GIS Income E Acc EUR H, Mara dobrescu , 1 giugno 2017 (Silver). Il fondo ha un significativo sovrappeso nell’area high income come corporate high yield e carta non Usa. Il fondo riflette le considerazioni macro di Pimco. Può anche cercare di utilizzare l’effetto leva offerto dai derivati. Il prodotto cerca di pagare un dividendo mensile e tenta di farlo per almeno un anno. (Analisi qui)
PIMCO GIS US High Yld Bd Inv Acc EURH, Niels Faassen, 14 settembre 2017 (Silver). Il gestore cerca di strutturare il portafoglio con il 50-70% degli asset investiti in titoli core con un modesto rischio di default e un altro 25-35% in posizioni tattiche che riflettono le best idea del manager. Il resto è riservato a opportunità di trading. A marzo il banchmark del fondo è stato cambiato:da BofA Merrill Lynch U.S. High Yield BB-B index a BofA ML U.S. High Yield Constrained che racchiude tutto l’universo high yield. (Analisi qui)
PIMCO GIS US Short-Term Investor USD Acc, Mara Dobrescu, 6 ottobre 2017 (Silver). L’obiettivo del fondo è modesto: dare un rendimento appena superiore alla liquidità preservando il capitale. In ossequio a questo mandato prudente il gestore si concentra su titoli molto liquidi e minimizza la volatilità.Viene data la precedenza a carta poco sensibile ai tassi di interesse. La duration del portafoglio è inferiore a un anno. (Analisi qui)
Robeco QI European Cnsrv Eqs B €, Ronald van Genderen, 9 marzo 2017 (Bronze). La fillsofia alla base di questo fondo è che l’alto rischio non sempre è ricompensato e che l’equity a basso rischio dà rendimenti in linea con il mercato. Il modello quantitativo di Robeco è stato sviluppato all’interno della società e ordina i circa 1.000 titoli che fanno parte dell’universo investibile dopo un iniziale filtro che considera i titoli non solo sulla base del rischio ma anche in rapporto alle valutazioni e al momentum. I titoli che ottengono un buon punteggio per questi elementi vengono presi in considerazione per entrare nel portafoglio. (Analisi qui)
Schroder European Eq Abs Ret P1 Acc Euro, Fatima Khizou, 9 giugno 2017 (Bronze). Il processo di investimento è pragmatico e si fonda sull’idea che il ciclo del business ha un impatto sui rendimenti da investimento. Il processo combina analisi top down e bottom up. Questo sistema fornisce un quadro di come l’azione si può comportare nei diversi passaggi del ciclo. (Analisi qui).
Schroder ISF Eurp Eq (Ex UK) C EUR Inc, Muna Abu-Habsa, 2 giugno 2017 (Bronze). Lo stile di investimento è pragmatico. Inizia con un’analisi top down macro e con la selezione delle azioni basata sui fondamentali. Il manager cerca di capire in quale fase del ciclo economico si trovi il mercato. (Analisi qui)
T. Rowe Price Emerging Markets Bd Q EUR, Niels Faassen, 6 novembre 2017 (Bronze). Quando il prodotto è stato lanciato nel 1995 negli Stati Uniti investiva soltanto in debito dei mercati emergenti denominato in dollati. Da allora ha gradualmente aggiunto governativi in divise locali e corporate in dollari e moneta locale e ha aumentato la presenza di carta dei mercati di frontiera. Il processo inizia con l’analisi top down che compara i valori delle diverse asset class per poi passare a uno studio bottom up fondamentale per capire quale titolo soddisfi gli obiettivi di esposizione geografica. (Analisi qui)
T. Rowe Price Global HY Bd A USD, Niels Faassen, 4 maggio 2017 (gold). Il gestore non si fa spaventare dal rischio di credito se è convinto che ci sia un buon rapporto rischio/rendimento (in passato ha avuto in portafoglio una buona quota di emissioni con rating CCC), ma di norma preferisce un approccio prudente. Ad esempio, negli ultimi anni ha ridotto la presenza dei nomi con i giudizi più bassi riuscendo in questo modo a migliorare la qualità generale del portafoglio. Il manager mostra anche una buona capacità di entrare e uscire da diversi settori, con differenti meriti di credito, in giro per il mondo, oltre alla volontà di discostarsi dal benchmark quando le condizioni lo consentono. (Analisi qui)
T. Rowe Price US Large Cap Gr Eq A USD, Mathieu Caquineau, 30 gennaio 2017 (da Neutral a Bronze). Il gestore cerca società in cui la crescita duri più a lungo di quello che crede il mercato. Delle 200 aziende con una capitalizzazione superiore a 5 miliardi di dollari che incontrano questo criterio ne vengono prese in considerazione fra 60 e 75 che vengono studiate attraverso l’analisi fondamentale. (Analisi qui)
TCW Fds Emerging Mkts Income AE, Shannon Kirwin, 31 gennaio 2017 (Bronze). A differenza dei concorrenti della sua categoria (obbligazionari paesi emergenti) che si concentrano esclusivamente sul debito dei paesi in via di sviluppo in hard currency o in valuta locale, questo strumento ha la flessibilità di fare entrambe le scelte e di muoversi sui coprorate bond. Per quato motivo può discostarsi molto dall’indice JPMorgan EMBI Global Diversified. (Analisi qui)
TCW Fds MetWest Total Return Bd AE, Mara Dobrescu, 11 gennaio 2017 (Gold). Il fondo è gestito da manager con un approccio di tipo value che cercano bond quando sono poco cari e li vendono quando diventano costosi. Il benchmark è il Bloomberg Barclays U.S. Aggregate Bond Index, ma i gestori possono fare scelte attive e come scegliere una duration diversa e muoversi su carta high yield. Il risultato è che lo strumento spesso si discosta molto dal paniere di riferimento. (Analisi qui)
Templeton Global Income A(acc)EUR, Matias Möttölä , 12 settembre 2017 (Bronze). Il comitato di investimenti del fondo si incontra una volta al mese in maniera formale. In questi meeting, ogni persona illustra le opportunità nella sua area di pertinenza. L’obiettivo è di decidere quale strategia (di fatto stock o bond) ha migliori potenzialità. Il portafoglio quindi non seguirà una suddivisione precisa fra 50% in azioni e 50% in obbligazioni facendolo assomigliare poco a un fondo allocation tradizionale. (Analisi qui)
Threadneedle (Lux) UK Eq AG, Simon Dorricot, 12 gennaio 2017 (da Neutral a Bronze). Questo fondo aveva avuto un giudizio di neutrale dopo la nomina a capo della gestione nel 2014 di Chris Kinder (al posto di Simon Brazier che aveva lasciato la società). Kinder, secondo gli analisti, aveva un buon track record con i fondi piccoli, ma non con un prodotto long-only con ingenti asset in gestione. Questo, unito ad altri cambiamenti nel team, allora impediva di dare un rating positivo. Ora gli analisti hanno avuto prova della capacità di Kinder di trasferire il suo approccio di investimento a questo mandato. Hanno quindi assegnato un rating più alto.
Uni-Global Equities Emerg Mkts SAH-EUR Mathieu Caquineau, 21 marzo 2017 (Silver). Il processo di investimento si concentra sulla riduzione del rischio in maniera disciplinata e replicabile. Il primo passo è quello di identificare le azioni interessanti su cui investire. Le società che formano l’indice Msci Emerging market vengono filtrate in base alla loro liquidità e salute finanziaria. Un altro passaggio serve a eliminare le aziende che stanno facendo fusioni o acquisizioni e quelle che hanno problemi legali. Poi si passa all’analisi top down e bottom up per capire i rischi. (Analisi qui).
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