I trend ESG nel 2018

Rischio climatico, impegno degli asset manager e maggiore interesse dei consulenti finanziari, questi saranno i temi chiave per il nuovo anno, afferma Jon Hale Direttore della ricerca sugli investimenti sostenibili di Morningstar.

Jon Hale 05/01/2018 | 11:03
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Per Morningstar, sono Jeremy Glaser e oggi sono in compagnia di Jon Hale, il nostro Direttore della ricerca sugli investimenti sostenibili. Insieme discuteremo delle tendenze legate alle tematiche ESG che caratterizzeranno il 2018.
Jon, grazie per la tua presenza.

Jon Hale: Piacere mio. 

Glaser: Secondo la tua opinione la prima grande tendenza ESG sarà quella legata al rischio climatico. Perché pensi che sarà così importante quest'anno? 

Hale: Penso che sempre più investitori stiano prendendo consapevolezza dell’importanza di conoscere il rischio climatico a cui un’azienda dovrebbe potenzialmente far fronte. Di recente, ad esempio, abbiamo visto un gruppo di investitori che si definiscono Climate Action 100 affermare che nel 2018 si concentreranno sulle 100 aziende con le più alte emissioni di carbonio a livello globale con l’impegno di convincerle a divulgare più dettagliatamente quali siano i rischi derivanti dai cambiamenti climatici sui loro affari. 

Penso che questo sia indicativo di una maggiore consapevolezza da parte degli investitori. A dimostrazione della crescente sensibilità nel settore, proprio la scorsa settimana Exxon ha comunicato alla SEC (Securitie and Exchange Commission, organo di vigilanza di Borsa negli Usa) il suo impegno a migliorare la sua comunicazione legate al clima a iniziare da quest’anno. La decisione è stata conseguente al voto degli azionisti della compagnia petrolifera dello scorso maggio nel quale il 63% degli aventi diritto ha chiesto alla società di andare in questa direzione. Penso, dunque, che in quest’anno assisteremo a diversi casi come quello di Exxon. 

Glaser: Il caso Exxon è esemplificativo della seconda tendenza, cioè una maggiore sensibilità relativamente alle tematiche ESG. Credi che nel 2018 assisteremo ad atri casi simili a questo?

Hale: Sì, penso di sì. Penso che la maggior azione di indirizzo da parte degli investitori sia qualcosa che sicuramente vedremo di più nel 2018. Oltre al rischio climatico, c'è anche la tematica legata alla diversità di genere nei consigli di amministrazione delle aziende. Anche questo è un problema interessante. Penso che quello che vedremo, e Blackrock, Vanguard e State Street hanno aperto la strada in questo senso, è un crescente impegno da parte degli asset manager in questo senso poiché i loro investitori sono sempre più sensibili a queste tematiche. Inoltre, essendo alcuni dei maggiori azionisti delle principali società al mondo, gli asset manager possono realmente influenzare il modo in cui le aziende affrontano le questioni ESG. 

Glaser: Infine, relativamente alle tematiche ESG, pensi che anche il ruolo dei consulenti finanziari aumenti di importanza nel 2018?

Hale: È qualcosa che aspettiamo da tempo e ci sono diversi indizi che ci fanno pensare che sia realistico aspettarsi un numero crescente di consulenti finanziari che incorporano le tematiche ESG nelle loro pratiche.

Il primo: i sondaggi tra gli investitori dimostrano come negli ultimi tre, quattro, cinque anni sia costantemente cresciuto l’interesse verso questo tipo di approccio all'investimento. In particolare sono i giovani risparmiatori, i Millennial e le donne, ma recentemente l’interesse verso gli investimenti sostenibili è salito anche tra i Baby Boomer. Credo dunque che questa tendenza sia destinata a consolidarsi nei prossimi anni.

Il secondo: è salito il numero dei prodotti disponibili sul mercato. Solo negli ultimi due anni, infatti, sono stati lanciati oltre 70 nuovi strumenti, tra fondi comuni di investimento ed ETF, che incorporano le tematiche ESG nel loro processo di investimento. Dunque, ci sono più soluzioni sul mercato a disposizione dei consulenti. 

Infine, ci sono anche maggiori strumenti di ricerca a loro disposizione. Da ormai due anni c’è il Morningstar Globe Rating e il prossimo anno proporremo altri strumenti al servizio dei consulenti. Questo, a nostro avviso, aumenta la presa delle tematiche ESG tra i consulenti. Molti advisor, infatti, dicono: “ok, ho gli strumenti per fare delle scelte; ho dei prodotti disponibili sul mercato e so che c'è l'interesse degli investitori; ora sono convinto, è tempo di incorporarlo nella mia pratica”. 

Glaser: Jon, grazie per essere stato come me oggi. 

Hale: Piacere mio.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Jon Hale  è Head of sustainable investing research in Morningstar.

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