Le migliori occasioni d’investimento nell’healthcare continuano a essere Made in Usa. Questo nonostante le performance degli ultimi 12 mesi dicano che i titoli statunitensi abbiano reso più dell’indice globale del settore (Morningstar Global Healthcare).
L’apprezzamento del comparto nel suo insieme, realizzato nel corso del 2017, ha fatto salire il rapporto Prezzo/Fair value medio a 1,07, ma alcuni segmenti di mercato, come quello dei distributori di farmaci, presenta buoni tassi di sconto.
Rapporto prezzo fair value settore medical distribution
Dati in dollari aggiornati all'8 gennaio 2018
Fonte: Morningstar
Le aziende appartenenti a questa industria, che è caratteristica del sistema americano, fanno da collegamento tra le case produttrici e i fornitori di servizi sanitari, che si avvalgono di intermediari per rendere economicamente più efficiente l’acquisto di farmaci. AmerisourceBergen e Cardinal Health sono leader indiscussi del settore e i loro titoli sono scambiati a tassi di sconto elevati.
Le due aziende controllano il 90% del mercato domestico e questo permette loro di realizzare economie di scala che sarebbero inarrivabili per qualsiasi nuovo operatore del settore e dunque di avere margini di profitto superiori alla media. Inoltre, a loro favore gioca anche il trend demografico, con il progressivo invecchiamento della popolazione a sostenere la crescita delle vendite.
ABC può contare su un’importante partnership con Walgreens (la più grande catena di farmacie americana), che è stata recentemente estesa anche alla fornitura di farmaci generici, ed è fortemente esposta alla crescente domanda dei farmaci biologici, utilizzati in particolare per la cura di patologie croniche (come il cancro o le artriti).
Le previsioni degli analisti indicano per i prossimi cinque anni un progresso medio dei ricavi del 5,6% e stimano un fair value pari a 106 dollari (report pubblicato in data 14 dicembre 2017).
Nel 2017 CAH ha ceduto oltre il 10% e ora è scontata del 25% rispetto al fair value di 84 dollari (report aggiornato al sei novembre 2017). “L’azienda americana ha pagato la contrazione dei margini di profitto a causa di alcune problematiche temporanee, come la revisione dei prezzi dei farmaci generici richiesto da diversi clienti, ma questo non cambia il nostro giudizio sulla solidità del suo business e sulle previsioni di lungo periodo”, dice Vishnu Lekraj analista azionario di Morningstar. “Nei prossimi cinque anni ci attendiamo una crescita media del fatturato del 4,5% e un lieve innalzamento del margine operativo, dall’attuale 2% al 2,3% nel 2022”.
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