I fondi obbligazionari continuano a esercitare il loro fascino tra gli investitori europei, nonostante i tassi di interesse bassi e le valutazioni dei titoli elevate. Secondo le prime stime di Morningstar, in undici mesi i comparti specializzati nel reddito fisso e distribuiti nel Vecchio continente hanno raccolto poco meno di 270 miliardi di euro, battendo nettamente il 2016, quando erano comunque stati l’asset class più popolare (+81 miliardi).
Dal 2009, sempre con il segno più
Guardando alle serie storiche, si tratta di un asset class che gli investitori vogliono avere in portafoglio. Se escludiamo il 2008, l’anno più buio della crisi finanziaria, i flussi sono sempre stati positivi nell’ultimo decennio, persino nel 2011, quando il debito sovrano dei cosiddetti Piigs (acronimo di Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna) ha fatto traballare l’Europa. In quell’anno, però, la raccolta netta era stata di poco più di un miliardo di euro.
Negli anni, sono cambiate le preferenze degli investitori, coerentemente con le differenti condizioni di mercato. Ad esempio, dopo il 2008, gli obbligazionari governativi in euro sono stati colpiti da forti deflussi, a causa dei tassi a zero o spesso negativi, e i capitali si sono diretti verso segmenti più rischiosi, ma potenzialmente a più alto rendimento, come il debito emergente e gli high yield.
Fondi flagship
In alcuni casi, più che le scelte di asset allocation sembrano essere state le decisioni a livello di singolo fondo a determinare i flussi. Il caso più emblematico nel 2017 è stato Pimco Gis Income, che ha avuto una raccolta netta media mensile di 4 miliardi di euro, diventando il più grande comparto europeo con un patrimonio di 58 miliardi (per la sola versione distribuita nel Vecchio continente). Il tasso di crescita organica (che esprime i flussi in percentuale degli asset iniziali), è impressionante e sfiora il 200% (per approfondimenti clicca qui).
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