Il mercato guarda al futuro e punisce le guidance negative di Albemarle e Telefonica Deutschland. Nell’ultima ottava i due titoli hanno perso rispettivamente il 9% e il 20% e la conseguente contrazione del rapporto Prezzo/Fair value ha fatto salire il loro rating Morningstar da tre a quattro stelle.
Margini stabili per Albemarle
I risultati del quarto trimestre di Albemarle sono stati buoni, come testimonia la crescita delle vendite in tutti i segmenti di attività che ha fatto salire del 31% l’Ebitda del gruppo statunitense rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tuttavia in borsa il titolo ha pagato le deludenti previsioni sui margini di profitto attesi per il 2018 a causa della progressiva discesa del prezzo del litio.
“In base alle nostre stime il prezzo del carbonato di litio rimarrà stabile sugli 11.000 dollari anche nei prossimi anni, prima di scendere attorno a 8.500 dollari per tonnellata nel lungo termine”, dice Seth Goldstein analista azionario di Morningstar.
“A nostro avviso il margine Ebitda rimarrà sostanzialmente invariato. Albemarle, infatti, ricaverà una porzione più alta del suo fatturato dalla vendita di litio di fascia alta, cosa che avrà un impatto positivo sui margini di profitto, mentre i maggiori costi di esplorazione e sviluppo avranno un effetto negativo. L’azienda, inoltre, sta cercando di vendere l’80% della sua produzione di litio attraverso contratti di lungo termine, proprio per ovviare alle fluttuazione del prezzo della materia prima. Questo, insieme ai minori costi di produzione, si tradurrà nel lungo periodo in una forte espansione degli utili”. In base a queste ipotesi gli analisti mantengono stabile la stima del fair value a quota 120 dollari (report aggiornato al 28 febbraio 2018).
Ritorno alla crescita nel 2019 per Telefonica Deutschland
Telefonica Deutschland, quarto operatore di telefonia mobile in Germania, ha messo a segno nel quarto trimestre un importante miglioramento dei ricavi rispetto ai periodi precedenti (-1,6% su base annua). Questo risultato ha portato il calo dell’intero esercizio 2017 a -2,8%, superiore rispetto alle nostre previsioni che indicavano una contrazione del 3,4%.
“Il gruppo tedesco ha pagato sui listini le basse previsioni sui margini di profitto fatte dal management. Il margine Ebitda del 2017 è stato pari al 25,2%, inferiore alle nostre attese (25,7%), e le indicazioni societarie sono state di un miglioramento minimo per il 2018. Nel nostro modello abbiamo ipotizzato che le sinergie con E-Plus, acquisita da KPN, possano tradursi in un risparmio di costi operativi attorno ai 900 milioni di euro annui, ma sembra che la società preferisca utilizzare queste risorse per finanziare le proprie attività di marketing al fine di attrarre nuovi clienti”, dice Allan C. Nichols, analista di Morningstar. “Ipotizziamo che il gruppo possa tornare a crescere nel fatturato a partire dal 2019 e che sia in grado di raggiungere un margine Ebitda superiore al 31% nel 2022, e stimiamo il fair value del titolo a quota 4,50 euro” (report aggiornato al 21 febbraio 2018).
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