Gli analisti di Morningstar hanno alzato la valutazione di Baidu da 217 a 322 dollari (per l’ADR scambiata sul Nyse) in ragione delle migliori prospettive di crescita del fatturato nei prossimi cinque anni (report aggiornato al nove marzo 2018).
Baidu investe nell'intelligenza artificiale
Le attese sono per un progresso medio del 23%, trainato dal segmento del marketing online, anche se l’elevato ammontare degli investimenti in nuovi contenuti e iniziative di business avranno l’effetto di limitare l’espansione dei margini di profitto dell’azienda.
Baidu deve fronteggiare la maggior concorrenza da parte di Alibaba e Tencent e per questo è costretta a destinare una quota importante dei suoi ricavi alla ricerca e sviluppo e all’assunzione di nuovi talenti, in particolare per lo sviluppo del business legato all’intelligenza artificiale.
Il gruppo è proprietario del primo motore di ricerca in Cina sia nel segmento Pc che in quello mobile. Tale leadership garantisce alla società una posizione di vantaggio rispetto ai competitor e pone delle forti barriere all’ingresso di nuovi operatori. Baidu ha una base di utenti enorme e questo garantisce alle aziende che acquistano pubblicità sul motore di ricerca di raggiungere i potenziali clienti attraverso molteplici canali. L’azienda soffre ancora per una bassa monetizzazione del traffico mobile e per la limitata propensione delle piccole e medie imprese cinesi a utilizzare il canale online per veicolare i propri investimenti pubblicitari, ma nonostante questo riesce a generare elevati flussi di cassa.
Credit Suisse preferisce la stabilità
Migliorano le previsioni anche per Credit Suisse. Gli analisti si aspettano un ritorno all’utile già dal 2018 grazie alle buone performance del segmento asset management, sia in termini di rendimento del capitale che di nuovi flussi in ingresso, e all’aumento delle commissioni per i servizi di investment banking. Il rapporto costi/ricavi, invece, è visto in diminuzione in maniera significativa: dall’attuale 93% al 70% nel 2022. Sulla base di queste ipotesi la stima del fair value è salito da 12,40 a 22 franchi svizzeri (report aggiornato al nove marzo 2018), portando il rating Morningstar da due a quattro stelle.
Il gruppo ricava la maggior parte dei suoi utili da business stabili come quelli del private banking e del wealth management e ha già avviato un processo di snellimento delle sue operazioni volto a ridurre ulteriormente l’esposizione al segmento del trading, che rappresenta la componente più volatile della sua performance. Per queste ragioni gli analisti riconoscono a Credit Suisse una posizione di vantaggio all’interno del settore finanza.
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