Azioni militari in Siria; tensioni crescenti fra Stati Uniti e Russia; guerre commerciali fra Usa e Cina; risultati trimestrali in arrivo che daranno la misura dello stato di salute delle imprese a livello globale. “Ci sono diversi motivi di incertezza che dovrebbero spingere gli investitori a cercare un po’ di diversificazione nel reddito fisso, considerato il porto sicuro per eccellenza in caso di tempeste sulle Borse”, spiega David Sekera, Managing director dei corporate bond rating e della ricerca di Morningstar Credit Ratings Llc. “Quelli che si stanno dipanando adesso sono tutti fattori che faranno vedere i loro effetti nei prossimi mesi e che condizioneranno la volatilità dei mercati e il sentiment degli investitori”.
Di seguito abbiamo elencato i fondi disponibili alle vendita Italia nelle diverse categorie Morningstar dedicate ai bond dove sono presenti strumenti che hanno un Analyst rating pari a Gold e che, quindi, secondo i fund analyst di Morningstar offrono le migliori garanzie in chiave prospettica per investire nel reddito fisso.
Bond diversificati
BGF Euro Bond C2. “Il gestore, insieme al team Euro fixed income cerca di costruire un portafoglio che abbia una diversificazione dei rischi, in modo che non sia un solo elemento a dominare il risk profile del portafoglio”, spiega di Ashis Dash, fund analyst di Morningstar in un report del 15 settembre 2017. “La strategia di investimento parte dall’analisi del valore relativo di elementi come i titoli, i settori, i paesi e la curva dei rendimenti. Questi fattori sono combinati con elementi più tradizionali come la duration, il beta e le valute. I temi di investimento si basano sulle tendenze macroeconomiche, di mercato e del credito utilizzando anche gli input che arrivano dal gruppo strategico della società e dal BlackRock Investment Institute. (Analisi completa qui)
Global high yield
T. Rowe Price Global HY Bd A USD. “Il gestore non si fa spaventare dal rischio di credito se è convinto che ci sia un buon rapporto rischio/rendimento (in passato ha avuto in portafoglio una buona quota di emissioni con rating CCC), ma di norma preferisce un approccio prudente”, spiega un report firmato da Niels Faassen, fund analyst di Morningstar, del 5 maggio 2017. “Ad esempio, negli ultimi anni ha ridotto la presenza dei nomi con i giudizi più bassi riuscendo in questo modo a migliorare la qualità generale del portafoglio. Il manager mostra anche una buona capacità di entrare e uscire da diversi settori, con differenti meriti di credito, in giro per il mondo, oltre alla volontà di discostarsi dal benchmark quando le condizioni lo consentono”. (Analisi qui)
Robeco High Yield Bonds DH $ “L’universo di investimento è diviso in due segmenti”, spiega Faassen in un report del 3 novembre 2017. “Per le large cap e le piccole e medie aziende non quotate viene adottato un approccio qualitativo. In questi due casi il team di analisti studia i fattori finanziari, le strategie, gli elementi ESG e la struttura della società. Questo lavoro termina con l’assegnazione di un punteggio e con la conseguente decisione di sovrappesare, sottopesare o stare neutrali sui bond in questione. Per l’altro universo (small e medium cap quotate) viene utilizzato un modello quantitativo. In questo caso, le decisioni vengono prese considerando fattori finanziari, di momentum e le valutazioni. La selezione finale spetta ai gestori”. (Analisi qui)
Bond diversificati in dollari
TCW Fds MetWest Total Return Bd AE. “Il fondo è gestito dai manager con un approccio di tipo value: cercano i bond quando sono poco cari e li vendono quando diventano costosi”, spiega un report dell’11 dicembre firmato da Mara Dobrescu, fund analyst di Morningstar. “Il benchmark è il Bloomberg Barclays U.S. Aggregate Bond Index, ma i gestori possono fare scelte attive come scegliere una duration diversa e muoversi su carta high yield. Il risultato è che lo strumento spesso si discosta molto dal paniere di riferimento”. (Analisi qui)
Bond flessibili in dollari
Loomis Sayles Multisector Inc C/A USD. “Il gestore e il suo team godono di un certo grado di libertà”, spiega Dobrescu in un report del 13 marzo 2018. “Possono investire fino al 35% del portafoglio in titoli con rating inferiore a investment grade e un altro 20% in azioni. Il team si può anche muovere fuori dagli Usa e ha facoltà di investire fino al 20% degli asset in emittenti stranieri, incluso il debito non denominato in dollari. Occasionalmente, il fondo può anche detenere carta governativa di paesi in difficoltà. La ricerca bottom up gioca un ruolo significativo, così come la visione della società di gestione sui trend macro-economici generali”. (Analisi qui)
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