Il valore nascosto degli industriali è nel segmento delle infrastrutture. Il comparto manifatturiero continua a essere scambiato a un rapporto Prezzo/Fair value ampiamento sopra la parità nonostante il debole andamento registrato da inizio anno.
Al suo interno il segmento engineering & construction è quello che presenta le valutazioni più interessanti e Babcock International e CK Infrastructure Holdings sono i titoli che garantiscono Moat e tassi di sconto elevati.
Troppi timori su Babcock
Babcock International è leader globale nel mercato dei servizi ingegneristici a supporto del settore della difesa (nel segmento navale, aeronautico e terrestre). L’azienda gode di una forte posizione di vantaggio rispetto ai competitor per via dello stretto rapporto con il Governo britannico. In base ad accordi di lungo termine, l'azienda offre alla Royal Navy la manutenzione e il rimontaggio di navi da guerra e sottomarini nucleari e la gestione della flotta. Detiene anche il controllo operativo delle principali infrastrutture navali del paese ed è partner strategico dell'esercito e della marina militare. Questo le garantisce un forte potere contrattuale nei confronti del Governo, il quale difficilmente deciderà di passare a un diverso fornitore perché consapevole del rischio di diffondere informazioni sensibili.
“Le nostre attese per i prossimi cinque anni sono per una crescita media degli utili del 2%, superiore a quella del consensus del mercato. Se è vero, infatti, che la Brexit comporterà necessariamente un taglio al budget governativo destinato alla difesa, Babcock sarà uno dei principali beneficiari del trend, ormai consolidato anche in questo settore pubblico, dell'esternalizzazione di molte operazioni attraverso l’outsourcing ai privati. Inoltre, i tagli alla spesa riguarderanno soprattutto servizi non riguardanti missioni critiche e questo significa che avranno un impatto più limitato sui conti del gruppo” (report aggiornato all’11 aprile 2018).
CKI punta sulle M&A
Cheung Kong Infrastructure Holdings (CKI) è un’azienda globale attiva nel settore delle infrastrutture nel campo dell’energia, dei trasporti, dell’acqua e della gestione dei rifiuti. Circa il 90% degli utili aziendali deriva dalla sua vasta rete di attività nel settore delle utility e una larghissima parte di esse (circa il 70%) realizzano rendimenti del capitale ampiamente superiori ai costi di finanziamento, cosa che spiega la sua profittabilità superiore alla media (Economic moat).
“Il gruppo ha un portafoglio di attività molto ben diversificato geograficamente grazie alla presenza nei mercati di Hong Kong, Australia, Germania e Regno Unito. La sua strategia è quella di continuare a crescere attraverso nuove acquisizioni. Grazie a elevati e costanti flussi di cassa riesce a finanziare le operazioni di M&A senza intaccare la stabilità del bilancio e l’ottimo track record registrato fino ad ora dimostra la capacità del management di comprare aziende profittevoli a prezzi vantaggiosi”, dice Lorraine Tan analista azionaria di Morningstar.
“Ci aspettiamo che la redditività dei suoi business si mantenga costante e che contribuisca a una crescita media degli utili del 6% nei prossimi cinque anni. La stima del fair value del titolo è pari a 75 dollari di Hong Kong, circa il 20% più alta rispetto alle attuali quotazioni di mercato” (report aggiornato al 18 marzo 2018).
Rapporto Prezzo/Fair value medio industria engineering & construction (ultimi 30 giorni)
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