I mercati europei stanno regalando soddisfazioni agli investitori. Soprattutto a quelli che hanno puntato sulle piccole e medie imprese. Nell’ultimo mese l’indice Morningstar dedicato al Vecchio continente ha guadagnato il 4,20% (in euro).
Dati in euro aggiornati al 7 maggior 2018
Fonte: Morningstar Direct
In questo scenario, l’elemento che risalta è l’andamento delle categorie Morningstar dei fondi: quelle dedicate ai diversi strumenti che investono sulle Large cap (Blend, Growth e Value) hanno avuto (mediamente) performance intorno al 4%. Praticamente lo stesso ritmo tenuto dagli universi dedicati ai prodotti che investono sulle Mid cap e sulle Small cap. La forza di questi due insiemi è più evidente se si allarga l’orizzonte temporale partendo da inizio anno. Da gennaio i fondi che investono sulle medie imprese sono saliti del 2%, mentre quelli che puntano sulle piccole aziende hanno avuto un miglioramento dell’1,5%. Nello stesso periodo gli strumenti dedicati alle società a capitalizzazione più grande non sono riusciti ad arrivare a +1%
“Ci sono diversi motivi che spiegano l’andamento delle piccole e medie imprese”, spiega Jocelyn Jovène, del team di Manager research EMEA di Morningstar. “Ad esempio, nella maggior parte dei casi si tratta di aziende che lavorano sui mercati domestici o al massimo regionali. In questo caso non sono soggette ai capricci dell’economia mondiale, ma possono approfittare della ripresa del Vecchio continente. Spesso, poi, si tratta di società poco indebitate: molte sono guidate a livello familiare con obiettivi di lungo periodo, una gestione dei bilanci prudente e interessi allineati a quelli degli investitori”.
Chi si è fatto notare
Nell’ultimo mese il fondo con Analyst rating della categoria Europe Mid cap che si è comportato meglio è Comgest Growth Eurp Smaller Companies EUR Acc (Silver) che, nel periodo, ha guadagnato il 6,33%. “La filosofia di investimento è chiaramente orientata verso le azioni growth di qualità ed è simile a quella usata per altri fondi Comgest dedicati all’Europa”, spiega Mathieu Caquineau, fund analyst di Morningstar in un report del 19 dicembre 2017. “In questo caso i gestori si muovono su società con una capitalizzazione di mercato inferiore ai 10 miliardi di euro. Il primo passo del processo di investimento è quello di identificare le aziende con i bilanci in salute, che abbiano un miglioramento degli utili per azione e margini di profitto al di sopra della media. Le aziende molto cicliche, come quelle del settore finanziario, vengono di solito escluse. Le azioni che risultatno da questa fase di scrematura vengono sottoposte a una rigorosa analisi che comprende anche visite alle società e incontri con il management oltre che con i concorrenti. Alla fine l’universo è formato da circa 50 azioni. A quel punto si passa alle valutazioni, per identificare i titoli più convenienti. La strategia è di lungo periodo. Il portafoglio è molto concentrato e spesso ha un posizionamento contrarian” (Analisi completa qui).
Fra prodotti small cap con Analyst rating si è fatto notare Allianz Europe Small Cap Equity AT EUR (Neutral) con un +6%. “Questo è uno degli strumenti più diversificati all’interno della categoria”, spiega Ronald van Genderen, fund analyst di Morningstar in un report del 24 gennaio 2018. “Il portafoglio è orientato soprattutto sui titoli growth, come indicato anche dalla Morningstar Style Box. A livello settoriale il portafoglio non mostra grandi spostamenti rispetto al benchmark (Msci Europe Small Cap NR EUR), anche se si fanno notare i sovrappesi nel segmento healthcare e tecnologia. I gestori cercano società che abbiano capacità di crescita nel lungo periodo e che siano di qualità. La seconda caratteristica, in particolare, è espressa da un solido modello di business e da alte barriere all’entrata di concorrenti nel settore”.
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